La lezione della campagna vaccinale anti-Covid ha mostrato quanto sia importante una diffusa cultura della vaccinazione come gesto preventivo, specie nella popolazione più fragile
Una campagna vaccinale travagliata, quella contro Covid-19. La prima a coinvolgere la quasi totalità della popolazione italiana e ad impiegare risorse fuori anche dallo straordinario. Altrettanto la prima ad essere così dibattuta sui media e nelle case degli italiani. Quella resilienza a cui si faceva appello nei primi mesi del lockdown è venuta fuori in un’organizzazione con un unico grande obbiettivo: vaccinare tanti e in fretta.
A questo hanno contribuito i responsabili regionali, che hanno gestito le campagne singolarmente attenendosi allo standard richiesto. Come ha fatto l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco. «La campagna di vaccinazione anti-Covid ha fatto abbattere barriere importantissime, nell’anziano abbiamo coperture vaccinali altissime che nei confronti di influenza, pneumococco e Herpes Zoster ci sogniamo. È vero che la vaccinazione per il Covid è stata difficile, abbiamo dovuto mettere su ad altissima velocità tanti centri vaccinali e aprire la vaccinazione anche a categorie professionali che fino a quel momento non se ne erano mai interessate direttamente, farla anche in ospedale». Eppure, spiega ancora, «abbiamo ottenuto risultati altissimi».
Ci sono state anche delle criticità che è stato impossibile non vedere, che hanno sottolineato la necessità di alcune rivoluzioni. «Una fra tutti – prosegue Lopalco – l’ampliamento della cultura vaccinale: tutti gli operatori sanitari devono aumentare la propria cultura nel mondo della vaccinazione in maniera da poter aumentare la fiducia del cittadino nei confronti di questa pratica preventiva. Per poter rispondere in maniera certa e basata sulle evidenze a tutti i dubbi che si possono avere nei confronti della vaccinazione».
In questa direzione sta andando la campagna HappyAgeing, per diffondere una cultura della vaccinazione che vada oltre il Covid e rinforzi quella antinfluenzale, pneumococcica e contro Herpes Zoster. In sette punti regole semplici per portare i numeri italiani nell’adulto e nell’anziano a livelli ancora migliori. «Noi abbiamo coperture per l’influenza medie – specifica – coperture per pneumococco, Zoster e tetano sono ancora troppo basse. Le raccomandazioni HappyAgeing sono condivise anche da parte nostra, degli amministratori della sanità devono essere prese in considerazione subito. Ogni Regione creerà delle linee guida specifiche per la vaccinazione dell’anziano e questa strada la percorreremo insieme».
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