Salute 15 Gennaio 2020 09:10

«L’operazione a Giovanni Paolo II? Un miracolo». Chi era Gian Carlo Castiglioni, che operò il Papa dopo l’attentato

Lo raccontano la moglie Giovanna e le due figlie. A 26 anni dalla sua scomparsa, il Policlinico Agostino Gemelli di Roma, di cui ha contribuito a costruire i reparti chirurgici e le sale operatorie, ha deciso di dedicare al professor Castiglioni un’aula

«L’operazione a Giovanni Paolo II? Un miracolo». Chi era Gian Carlo Castiglioni, che operò il Papa dopo l’attentato

“Il medico ha il dovere civile di far sentire e seguire la sua voce, non già, come capita, per proclamare particolari interessi egoistici, ma per difendere gli scopi della medicina di domani, di cui egli deve continuare ad essere protagonista e responsabile”. Scriveva questo il professor Gian Carlo Castiglioni nel 1966 ai medici di domani. Eccellente chirurgo, grande sperimentatore, ma soprattutto uomo. A 26 anni dalla sua scomparsa il Policlinico Agostino Gemelli di Roma, di cui ha contribuito a costruire i reparti chirurgici e le sale operatorie, ha deciso di dedicargli un’aula.

LEGGI ANCHE: CARDIOLOGIA, IMPIANTATO IL PRIMO CUORE ARTIFICIALE ‘WIRELESS’. MASSETTI (GEMELLI): «RICARICA SENZA FILI IN DUE ORE E RISCHIO DI INFEZIONI RIDOTTO»

«Per lui erano tutti uguali i malati, erano allo stesso livello». Lo ricorda la moglie Giovanna che insieme ai figli Matilde, Giovanni e Elisabetta hanno partecipato alla cerimonia d’intitolazione. Nato il 4 febbraio del 1921, si laureò all’Università di Milano nel 1946. Si spostò prima a Padova, come primo aiuto del professor Pettinari, in seguito volò oltreoceano per raggiungere l’Università della Pennsylvania, a Philadelphia. Dall’America rientrò portando con sé la macchina per l’ossigenazione extracorporea nella chirurgia a cuore aperto.

Tra le tappe della sua significativa carriera figurano il primo trapianto di rene nel lontano 1970 e il primo trapianto epatico nel 1986. «Quando ha cominciato a fare i trapianti qui a Roma – racconta ancora la moglie – questa ragazza gli aveva scritto una poesia bellissima» per ringraziare il professore dell’intervento eseguito con successo. «Faceva venire gli organi dal centro dell’Europa grazie all’Alitalia che collaborava con lui».

In pochi ricordano, inoltre, che il professor Castiglioni fu nell’equipe che eseguì il delicato intervento che salvò la vita a Giovanni Paolo II, ferito durante un attentato. «Quella è stata l’operazione più facile, perché è stata un miracolo» ricorda Giovanna. «Mi ha detto: “Ho messo il dito dentro la vertebra perforata dalla pallottola. Non è stato alterato nessun vaso sanguigno, niente”. Non era una situazione tragica, era solo l’emozione».

«Il mio papà l’ho vissuto poco da piccola perché ero sempre fuori a fare interventi» ricorda la figlia Elisabetta. Eppure, quando c’era «giocavamo, correvamo insieme. Era un appassionato di dolci». Un padre affettuoso che Elisabetta non ha mai identificato con il professore emerito. «Il primo momento in cui ho veramente capito chi fosse è stata durante la lettura di parte della sua prolusione al suo funerale. Come lo ricordavano i colleghi: un uomo dotato di una profonda umanità, dotato di una deontologia professionale incredibile, in cui la coscienza era al servizio della scienza». Proprio alla scienza e alla cura del paziente ha dedicato tutta la sua vita. Tra i suoi interessi scientifici spiccano gli studi per la chirurgia del surrene, del colon e infine del pancreas, di cui scrisse un importante trattato uscito postumo.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Trapianti: nuove speranze da fegato di maiale attaccato esternamente al corpo umano
Un team del chirurghi dell’Università della Pennsylvania ha attaccato esternamente il fegato di un maiale a un corpo umano cerebralmente morto e lo hanno osservato filtrare con successo il sangue. Si tratta di un passo in avanti verso la possibilità di provare la stessa tecnica anche in pazienti con insufficienza epatica
Neonatologi: allattamento materno, i papà sono coprotagonisti
Non solo mamma e neonato: sempre più spesso alla diade, protagonista dell’importante pratica dell’allattamento, va ad aggiungersi anche la figura paterna, che svolge un ruolo significativo nel suo avvio e mantenimento. In occasione della Settimana Mondiale per l’Allattamento Materno, che si celebra in Italia dall’1 al 7 ottobre, la Società Italiana di Neonatologia (Sin), ribadisce proprio l’importanza dei papà come «coprotagonista» all’interno della triade madre-padre-neonato
di V.A.
Il CNT operativo compie 10 anni. In Italia 1 trapianto ogni 2 ore e mezza
Compie dieci anni il CNT operativo, la struttura del Centro nazionale trapianti attiva 24 ore su 24 che si occupa dell’assegnazione degli organi e del coordinamento dei prelievi per tutti i programmi nazionali di trapianti. Alla cerimonia ha preso parte il ministro della Salute Orazio Schillaci
Anche i malati rari possono donare gli organi. Lo studio italiano
È italiano il primo studio che analizza l’idoneità alla donazione d’organo per circa 500 malattie neurologiche rare. Dallapiccola (Opbg): «Nell’85% dei casi è possibile procedere al trapianto. Stilate le prime linee-guida in materia. Risultati importanti che permetteranno di ampliare il numero di donatori utilizzabili: in Italia sono circa 8 mila i pazienti in lista d’attesa per un trapianto»
Papà Filippo si trasforma in Irondad per curare la sua bambina dal neuroblastoma
Filippo Minuto è il papà di Guia, una bambina a cui è stato diagnosticato un neuroblastoma all’età di 3 mesi. Per raccogliere fondi e sostenere la ricerca si cimenta con il Triathlon nella gara chiamata “Ironman” e lancia la sfida su una piattaforma di crowdfunding. Il primo anno raccoglie 76 mila euro, il secondo 100 mila euro e quest’anno l’obiettivo in vista dell’appuntamento di Cervia del prossimo 17 settembre è battere il record
di Federica Bosco
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...