Online sul sito del Ministero il portale dedicato alle strutture sanitarie in Italia
Una rivoluzione “annunciata e necessaria nell’era degli open data e del libero accesso all’informazione”. Con queste parole il ministro Beatrice Lorenzin saluta il lancio dell’importante iniziativa promossa dal Ministero della Salute in materia di trasparenza sanitaria: è infatti finalmente online il portale “Dovesalute”, uno strumento grazie al quale si potrà effettuare un vero e proprio censimento delle strutture ospedaliere e territoriali del sistema sanitario italiano.
Da oggi basterà digitare una parola chiave riguardante la patologia di interesse ed aggiungere un CAP ed un indirizzo per consultare rapidamente l’elenco degli Istituti di ricovero e cura dove questa viene trattata. Il progetto non si limita, però, a fornire una mera lista delle strutture; ogni pagina relativa a un determinato presidio è infatti corredata di informazioni riguardanti i servizi offerti, i contatti, persino le indicazioni stradali per raggiungerlo. E non finisce qui: la vera novità, quella che è valsa a “Dovesalute” la definizione di “Tripadvisor della sanità”, consiste nelle schede in cui vengono indicati commenti e valutazioni degli utenti in una scala da 1 a 5 stelle.
“Un vero e proprio cambiamento culturale è in atto – dichiara ancora la Lorenzin – è il momento di avere più coraggio ed essere trasparenti. I dati esistono già, bisogna solo renderli consultabili da tutti. Abbiamo iniziato con gli Ircss (49 consultabili al momento, ndr), vigilati dal Ministero, ma l’obiettivo è lanciare la sfida alle Regioni: se otterremo l’invio dei loro dati potremo estendere il servizio a tutto il Ssn”. Un progetto ambizioso e in divenire, che a breve “allargherà l’offerta dei dati anche sulle farmacie, i laboratori di analisi, i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta – annuncia il ministro – fino a potenziare il sistema con l’inserimento dei dati relativi agli esiti di ciascuna struttura e reparto per singola patologia”. Non entusiasta, invece, la reazione del presidente Acoi Luigi Presenti, che invita alla cautela: il sistema richiederà un’attenta ponderazione di vari elementi in fase di inserimento nel database, affinché il criterio della trasparenza non sfoci in un “darwinismo sanitario”.
La necessità di essere al passo con i tempi e la consapevolezza del supporto offerto della tecnologia sono state le linee guida che hanno animato il progetto, “utile anche in vista della nuova normativa sull’accesso alle cure transfrontaliere”, sottolinea Daniela Sbrollini, vicepresidente in Commissione Sanità della Camera d’Italia. Senza dimenticare l’incentivo più forte di tutti, e cioè che la trasparenza, in sanità, fa rima con competitività.