Salute 9 Giugno 2022 12:41

Lovegiver: ecco chi è e cosa fa

Maximiliano Ulivieri, nel 2013, ha fondato il Comitato Lovegiver, per promuovere la professione dell’O.E.A.S., l’operatore per l’assistenza emotiva, affettiva e sessuale di persone con disabilità fisico e/o cognitiva

«Sophie è la parte perfetta di me. Vederla correre, giocare, ridere è la gioia più grande della mia vita». A parlare è Maximiliano Ulivieri, un uomo di 52 anni  affetto dalla C.M.T. – 1A (Charcot-Marie-Tooth) che colpisce i muscoli e i nervi periferici.

Il Comitato Lovegiver

Sophie è venuta al mondo poco più di due anni fa ed è solo il traguardo più grande di una vita costellata di tante vittorie, tutte sudate e meritate. Maximiliano ha cominciato fin da giovanissimo a battersi affinché a tutti i disabili, affetti da disabilità fisico-motoria e/o psichico-cognitiva, venisse riconosciuto il diritto all’affettività ed alla sessualità. «Per questo – racconta Maximiliano – nel 2013 ho fondato il Comitato Lovegiver, sulla scia di iniziative simili già consolidate in altri Paesi, come ad esempio in Germania o Danimarca. Ho scelto il termine Lovegiver per suscitare interesse e curiosità, ma in realtà è più corretto parlare di assistenza all’emotività, all’affettività e alla sessualità, assistenza fornita da professionisti formati ad hoc e definiti attraverso l’acronico O.E.A.S. (dove “o” sta per operatore)».

Chi è l’O.E.A.S.

«L’O.E.A.S. è un operatore professionale, uomo o donna con orientamento bisessuale, eterosessuale o omosessuale con delle caratteristiche psicofisiche e sessuali “sane” – sottolinea Ulivieri – tanto che gli aspiranti O.E.A.S. devono superare una selezione accurata prima di poter accedere al percorso formativo. Tra i principali obiettivi vi è quello di abbattere lo stereotipo secondo cui le persone con difficoltà e disabilità siano soggetti “asessuali” o, comunque, non idonee a vivere e sperimentare la sessualità».

La proposta di legge

L’O.E.A.S. non è una figura professionale riconosciuta a livello nazionale. O almeno, non ancora. Maximiliano, infatti, da oltre un decennio porta avanti anche un’altra battaglia, quella per l’approvazione di una legge che riconosca questa professione in ambito socio-sanitario e, di conseguenza, affermi il diritto alla sessualità di tutte le persone disabili. «Mi riferisco a disabilità di ogni tipo, da quelle fisiche a quelle cognitive, e di gravità differenti. I livelli di autonomia di una persona disabile sono estremamente variabili, tanto che nei casi più estremi, quelli in cui non è possibile muovere nessuna parte del corpo, anche l’autoerotismo è totalmente impossibile da praticare. Ed è proprio in queste situazioni più estreme – racconta il presidente di Lovegiver – che il contributo del Comitato è ancor più prezioso».

«Ecco come sono arrivato fin qui»

Nel caso di Maximiliano la strada è stata sì in salita, ma ha potuto percorrerla in autonomia: «Ho cominciato ad approcciarmi all’altro sesso chattando in rete – racconta -. Ho sempre pensato che se avessi conquistato la testa di una donna, poi il resto sarebbe stato in discesa. E così è stato. Ovviamente, non sempre la sintonia instauratasi a livello mentale è riuscita a rimanere inalterata pure durante gli incontri vis à vis. Ci sono state donne che non sono riuscite ad “accettare” il mio aspetto. Ma sono convinto che questo sarebbe potuto succedere anche se non fossi stato disabile: molte storie cominciano, poche continuano e, nel migliore dei casi, una sola dura per un’intera esistenza. Così accade a tutti e così è accaduto anche a me: ho avuto le mie esperienze, le mie storie più o meno importanti, fino all’incontro con la donna della mia vita, colei che due anni fa ha messo al mondo la mia piccola e meravigliosa Sophie. E così, come mia figlia ha illuminato la mia vita, continuerò con il mio Comitato a sostenere le persone più fragili e le loro famiglie, affinché anche loro – conclude Maximiliano – possano essere pervasi dalla stessa intensa luce».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Sclerosi Multipla e sessualità: stop ai tabù
Ogni patologia ha un aspetto quasi sempre irrisolto, che rimane avvolto nei tabù: quello della sessualità. La Sclerosi Multipla non fa eccezione. Ma oggi ci sono gli strumenti affinché il dialogo fra paziente e medico sia aperto e in grado di ristabilire una relazione di equilibrio tra benessere e controllo della patologia. Su questo tema Novartis è impegnata attraverso il profilo Instagram @scaccomattoallaSM
Bottega Up a Roma, un impiego per 5 lavoratori con disabilità. Ma ora si rischia la chiusura
La Bottega Up è un laboratorio artigianale di produzione e commercializzazione di pasta all’uovo che si trova presso il centro commerciale Olgiata Roma, ed è un ambiente di lavoro integrato con operatori senza disabilità e con disabilità intellettiva. Ora si rischia la chiusura. L'obiettivo è raccogliere 150.000 euro per assicurare ai lavoratori stabilità e continuità di un impiego che li rende parte della comunità.
Scuola e disabilità, una sentenza del Consiglio di Stato mette a rischio le ore di assistenza scolastica previste dal PEI
La sentenza del Consiglio di Stato: "Necessario subordinare il diritto all’inclusione scolastica ai limiti di bilancio degli enti locali". Fuga (CoorDown ODV): "Un precedente pericoloso che ci mette in allarme alla vigilia del rientro sui banchi di scuola"
Ministro Locatelli riunisce Osservatorio disabilità: avanti con riforma e sperimentazione per semplificare vita delle persone
È indispensabile dare sempre priorità ai temi che riguardano la disabilità e l’inclusione in ogni ambito di intervento
Disabilità, Falabella (FISH): «Serve Fondo unico per dare concretezza a riforme»
Parla il Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap che plaude al Decreto LEA ma chiede un aggiornamento del nomenclatore tariffario. Sulla Disability card chiarisce: «Strumento utile ma al momento è una semplice sostituzione della certificazione di invalidità della legge 104. Dobbiamo inserire più servizi»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

8 Marzo, dall’Iss cinque consigli per il benessere femminile

Malattie cardiovascolari, osteoporosi, sostanze tossiche, vita da caregiver e obesità sono i cinque focus approfonditi dagli esperti del Centro cdi riferimento per la medicina di genere dell'Is...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone