Salute 14 Giugno 2022 17:29

L’UE acquista 110mila vaccini per il vaiolo delle scimmie

Stella Kyriakides conferma l'acquisto di oltre 100mila vaccini per il monkeypox. Tuttavia, la vaccinazione va esaminata caso per caso. In totale si contano oltre 3mila casi da inizio anno
L’UE acquista 110mila vaccini per il vaiolo delle scimmie

Oggi «firmerò un accordo per circa 110mila vaccini per il vaiolo delle scimmie, per poterli consegnare agli Stati membri a partire dalla fine di giugno». Ad annunciarla la commissaria europea per la Salute Stella Kyriakides, a margine del Consiglio Salute a Lussemburgo, senza aggiungere altri dettagli. «Abbiamo ora circa 900 casi di vaiolo delle scimmie nell’Ue – continua – e circa 1.400 nel mondo. È la prima volta che usiamo fondi Ue per comprare vaccini che possiamo poi distribuire agli Stati membri. Questo mostra quello che possiamo fare quando lavoriamo insieme», conclude. Presente anche il ministro Roberto Speranza.

La direttrice dell’ECDC, Andrea Ammon, ha ribadito che il vaiolo delle scimmie «non è legato all’orientamento sessuale». Lo ha fatto anche per limitare qualsiasi stigmatizzazione legata alla comunità MSM (men who have sex with men) che, dai numeri, risultavano inizialmente segnalati spesso tra i colpiti.

Bisogna invece «informare su cosa fare e dove andare quando si sviluppano i sintomi». Il contagio «avviene tramite un contratto stretto con materiale infetto proveniente da lesioni cutanee di una persona infetta oppure il droplet respiratorio con un contatto viso a viso prolungato e stretto. Nell’epidemia in corso – continua Ammon – la localizzazione dei casi suggerisce che la trasmissione avvenga tramite contatto sessuale».

I casi sono 3.100

Finora sono di più di 1.600 i casi confermati di vaiolo delle scimmie e quasi 1.500 i casi sospetti da 39 Paesi: 7 in cui il Monkeypox virus è stato rilevato per anni e 32 recentemente colpiti. Nel 2022 «sono stati segnalati 72 decessi per vaiolo delle scimmie nei Paesi già precedentemente colpiti, mentre in quelli interessati dai focolai anomali perché esplosi in aree non endemiche finora non sono stati segnalati decessi.

«L’obiettivo dell’Oms – ha ribadito – è sostenere i Paesi per contenere la trasmissione del virus e fermare l’epidemia con strumenti di salute pubblica collaudati, tra cui la sorveglianza, il tracciamento dei contatti e l’isolamento dei pazienti infetti. È anche essenziale aumentare la consapevolezza sui rischi e sulle azioni utili a ridurre la trasmissione, in particolare nei gruppi più a rischio compresi gli uomini che fanno sesso con uomini e i loro contatti stretti».

Vaccinazione di massa?

«L’Organizzazione mondiale della sanità non raccomanda la vaccinazione di massa contro il vaiolo delle scimmie» ha aggiunto il dg OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus. Questo perché i vaccini anti-Monkeypox virus forniscano una certa protezione contro l’infezione, i dati clinici sono limitati, come pure è limitata l’offerta di prodotti. Dunque: «Qualsiasi decisione sull’opportunità di utilizzare vaccini contro il vaiolo delle scimmie dovrebbe essere presa insieme dalle persone potenzialmente a rischio e dai sanitari che li assistono, caso per caso sulla base di una valutazione rischi-benefici».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Mpox, dall’UE 5 milioni di euro per studiare impatto virus a Padova
La realtà con sede a Padova avrà il compito di studiare l’impatto del monkey pox sulle popolazioni a maggior rischio di infezione o malattia grave, come le persone con Hiv, le donne in gravidanza e i bambini
Vaiolo delle scimmie: scoperta nuova variante in Congo, potrebbe diventare globale
Nella Repubbica Democratica del Congo si è diffusa una variante pericolosa del vaiolo delle scimmie che, secondo gli esperti, potrebbe diffondersi anche a livello globale
Vaiolo scimmie, prima discesa. Oms: «-21% nuovi contagi negli ultimi 7 giorni»
Arriva il primo cenno di discesa dei casi di vaiolo delle scimmie in Europa. L’Italia registra più di 700 contagi, il maggior numero di nuove infezioni negli Stati Uniti, dove è emergenza nazionale
Co-infezione di Covid-19, Hiv e vaiolo delle scimmie per un 36enne italiano
Il primo caso di co-infezione da Covid-19, Hiv e monkeypox segnalato in letteratura riguarda un 36enne siciliano che ha accusato vari sintomi di ritorno da un viaggio in Spagna. A descriverlo i ricercatori di Catania e Palermo in un articolo apparso sul Journal of Infection
Vaiolo delle scimmie, Borgese (Simedet): «Ecco perchè sbaglia chi dice che gli omosessuali sono più a rischio»
«L’AIDS come la MPXV (malattia da Monkeypox virus), sono malattie legate a comportamenti a rischio e il coinvolgimento iniziale della comunità gay è da considerarsi esclusivamente fortuito» spiega Leonardo Borgese della Società Italiana Medicina Diagnostica e Terapeutica
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...