Blue monday, il giorno più triste dell’anno, ricorre ogni terzo lunedì di gennaio. Si tratta del giorno in cui le persone tendono a realizzare che le lunghe feste natalizie sono finite e quindi si sentono molto tristi. Alcuni esperti hanno diffuso una serie di consigli utili per contrastare tristezza e malinconia a tavola
Blue monday, il giorno più triste dell’anno ricorre ogni terzo lunedì di gennaio. Nel 2023 coincide appunto con il 16 gennaio. Le sue origini risalgono al 2005, quando un canale televisivo britannico, Sky Traver, ha affermato che alcuni esperti sono riusciti a calcolare il giorno più triste dell’anno tramite un’equazione. Questo bizzarro calcolo dimostrerebbe che il terzo lunedì di gennaio è il giorno in cui le persone tendono a realizzare che le lunghe feste natalizie sono finite e quindi si sentono molto tristi. Si tratta di un’equazione tutt’altro che attendibile, tuttavia in molti si ritrovano nel suo esito. Ed è a loro che alcuni esperti hanno rivolto una serie di consigli utili per contrastare tristezza e malinconia a tavola.
«La carne, specialmente quella bovina – spiega Elisabetta Bernardi, specialista in Scienza dell’Alimentazione, biologa e nutrizionista – è considerata un ‘cibo del buonumore‘ anche in un recente studio internazionale. Del resto, la nostra dieta ha un ruolo nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi comportamentali a causa del ruolo essenziale dei nutrienti nel sistema neuroendocrino. I nutrienti, tra cui il triptofano, la vitamina B6, la vitamina B12, l’acido folico (folato), fenilalanina, tirosina, istidina, colina e acido glutammico sono necessari per la produzione di neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina e la noradrenalina, che sono coinvolti nella regolazione dell’umore, dell’appetito e dell’attività cognitiva. Aminoacidi, vitamine e sostanze protettive come la colina (protettiva della memoria e dell’attenzione) dei quali la carne ne è particolarmente ricca, come del resto altri alimenti di origine animale».
Una conferma degli effetti della carne sul buonumore ci viene anche da uno studio, in cui ricercatori statunitensi hanno esaminato la relazione tra consumo di carne e salute psicologica su un campione di oltre 160 mila partecipanti, provenienti da Europa, Asia, Nord America e Oceania, di età compresa tra gli 11 e 96 anni, con l’obiettivo di dimostrare l’effetto del consumo di carne sul benessere psicologico. I risultati dello studio hanno evidenziato che eliminare totalmente la carne dalla propria dieta può determinare un rischio significativamente maggiore di depressione, ansia e comportamenti autolesionistici per la mancanza di nutrienti essenziali e sostanze bioattive che la carne fornisce in maniera più efficiente rispetto ad altri alimenti.
Secondo Coldiretti, per iniziare, è consigliata una colazione a base di frutta secca. Le mandorle sono le «principesse» del triptofano: ne contengono ben 398 milligrammi per 100 grammi di parte edibile. Si potrebbero accompagnare con latte o yogurt, considerato che anche i latticini aiutano la produzione di serotonina. «Per fare incetta di buonumore, a pranzo, si può optare per il farro o una zuppa di legumi: fagioli e lenticchie su tutti», consiglia Coldiretti. Anche le uova, soprattutto il tuorlo, sono un’alternativa ricca di triptofano. A cena, infine, l’associazione suggerisce di mangiare carne bianca, come pollo o maiale, oppure pesce, come orate o sarde. Anche i formaggi sono dei naturali propulsori di buonumore, dal provolone al pecorino romano, dal parmigiano reggiano al grana padano, tutti con un contenuto di triptofano superiore ai 300 milligrammi. Come contorno: asparagi, spinaci, broccoli oppure funghi sono un valido supporto per lo stato emotivo, poiché offrono alti contenuti di vitamine e sali minerali.
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