In ospedale entri sano ed esci malato”. “Donare il sangue fa male alla salute”. “I vaccini possono portare alla disabilità o alla morte”.
Sono solo alcune delle dicerie che aleggiano intorno al mondo della sanità, e sono queste a “nuocere gravemente alla salute”. Dicerie demolite, una ad una, durante il convegno, intitolato appunto “La sanità in Italia: falsi miti e vere eccellenze” organizzato dal Ministero della Salute e tenutosi a Roma lo scorso 22 aprile, nel Complesso Monumentale di S. Spirito in Sassia. Protagonisti dell’evento, oltre al ministro Beatrice Lorenzin e alle istituzioni, i maggiori esperti sul campo e personaggi del mondo dello spettacolo e dell’informazione.
Non solo lo “stop alle bufale” ha animato la giornata, ma anche la volontà di sottolineare le eccellenze della sanità pubblica e di promuovere una rinnovata cultura scientifica in Italia, con il supporto indispensabile dei canali d’informazione: a loro l’onere di veicolare messaggi corretti e coerenti. Un punto importante è stato tracciato sull’approccio adeguato per risolvere le principali emergenze socio sanitarie del nostro Paese: nell’agenda del Ministero è protagonista indiscussa la formazione per gli operatori sanitari, un canale da implementare attraverso il potenziamento dell’Educazione Continua in Medicina.
Falsi miti e luoghi comuni – dagli immigrati che portano malattie agli sprechi del sistema sanitario – alimentati dalla disinformazione, escono a pezzi dal confronto, perché non facciano più breccia nell’opinione pubblica danneggiando la comunità. L’invito, insomma, è riflettere con cognizione di causa sui reali problemi del nostro Ssn: uno fra tutti il divario, ancora troppo ampio, tra i sistemi sanitari regionali del Nord e quelli del Sud Italia. Sul punto, la priorità del Ministero è che le Regioni in piano di rientro riescano a raggiungere una parità di bilancio, così da poter garantire, non solo sulla carta, i Livelli essenziali di assistenza.