Salute 11 Ottobre 2023 11:35

Maculopatie, arriva a Roma la campagna Roche con screening della vista gratuiti

«Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino», la campagna nazionale sulle maculopatie, in particolare la degenerazione maculare legata all’età umida (nAMD) ed edema maculare diabetico (DME), arriva a Roma per la sua seconda tappa con l’obiettivo di far emergere i bisogni non soddisfatti di pazienti e caregiver

Maculopatie, arriva a Roma la campagna Roche con screening della vista gratuiti

«Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino», la campagna nazionale sulle maculopatie, in particolare la degenerazione maculare legata all’età umida (nAMD) ed edema maculare diabetico (DME), arriva a Roma per la sua seconda tappa con l’obiettivo di far emergere i bisogni non soddisfatti di pazienti e caregiver, tra cui il mantenimento di una vita sociale e lavorativa attiva. L’iniziativa è promossa da Roche Italia con il patrocinio di Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO), Comitato Macula, Retina Italia ODV e Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO). La seconda tappa ha ricevuto anche il patrocinio del Comune di Roma.

Contro le maculopatie la prevenzione è fondamentale

Le maculopatie sono patologie oculari che interessano l’area che si trova al centro della retina, ovvero la macula, e tra le più diffuse ci sono la degenerazione maculare legata all’età e l’edema maculare diabetico. Queste patologie hanno un impatto enorme sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver e colpiscono principalmente le persone con più di 50 anni, la fascia di età più rappresentativa della popolazione italiana con una piena vita sociale e spesso anche lavorativa. Osservando l’impatto delle maculopatie sulla vita delle persone più a rischio (over50), la campagna mira a sottolineare con enfasi l’importante ruolo della prevenzione.

Le maculopatie hanno un impatto forte sulla qualità della vita

Durante le giornate dedicate, infatti, si potrà fare gratuitamente una visita della vista di primo livello eseguita da uno specialista con tomografia a coerenza ottica (OCT). Lo screening si svolgerà il 13 e il 14 ottobre presso l’Ara Pacis, in occasione del Festival della Salute organizzato dall’Hub Salute del Gruppo GEDI, e il 21 ottobre nel Centro Tecnico Federale FIB (Via del Fiume Bianco 77) messo a disposizione dalla FIB – Federazione Italiana di Bocce. «La degenerazione maculare legata all’età umida (nAMD) e l’edema maculare diabetico (DME) hanno un impatto notevole sulla quotidianità delle persone che ne sono affette ma anche dei loro caregiver».

Le maculopatie incidono sull’autonomia e sul benessere psicologico

«Il disagio principale – sottolinea Rosalia – riguarda la rapida perdita di autonomia dei pazienti, fattore che va a incidere anche sul benessere psicologico ed emotivo dell’intera famiglia che se ne prende cura. La progressiva riduzione della visione centrale e dettagliata – continua – ha effetti spesso anche sulla vita lavorativa degli individui, e purtroppo in alcuni casi inizia a manifestarsi proprio in giovane età. Diventa fondamentale una presa in carico del paziente tempestiva ed adeguata presso centri specializzati».

A livello globale sono circa 20 milioni le persone che soffrono di  AMD neovascolare

Le maculopatie non sono tutte uguali. La degenerazione maculare legata all’età colpisce la parte della retina deputata alla visione centrale nitida e dettagliata e, a seconda di come la macula viene danneggiata, ne esistono due tipi: «AMD secca» e «AMD neovascolare o umida». La AMD neovascolare o «umida», la forma più avanzata, si caratterizza per la crescita incontrollata di nuovi vasi sanguigni anomali sotto la retina. Se non trattata, può provocare una perdita rapida e grave della vista. Ad oggi, sono circa 20 milioni le persone che soffrono di nAMD a livello globale, mentre in Italia colpisce con un’incidenza rispettivamente del 2,1%  e del 3,7% . La fascia d’età più a rischio per queste patologie interessa gli individui tra i 65 e i 69 anni e gli over 85, costituendo la causa principale di perdita della vista negli ultrasessantenni.

Nel mondo 21 milioni di persone con edema maculare diabetico

Anche l’edema maculare diabetico è una grave patologia della vista, una complicanza del diabete (tipo 1 e tipo 2), e nel mondo sono circa 21 milioni le persone che ne soffrono. Gli alti livelli di glucosio deteriorano i piccoli vasi sanguigni della retina che, una volta danneggiati, iniziano a sanguinare e riversare liquidi nella macula. L’accumulo di liquidi provoca quindi un edema. Se non trattato adeguatamente può portare a un’importante ipovisione e peggioramento della qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti. I sintomi legati alle maculopatie possono manifestarsi anche dopo molto tempo, a volte quando ormai la patologia è in stadio avanzato. È per questo che la prevenzione e la diagnosi precoce diventano un tassello fondamentale per contrastarle.

Apolloni: «Serve diffondere maggior consapevolezza su queste patologie»

«Nonostante la crescente diffusione delle maculopatie, ancora oggi esiste poca informazione a riguardo», commenta Appolloni Romolo, direttore Oculistica dell’Ospedale Sant’Eugenio. «Per garantire un livello di prevenzione adeguato, bisogna far leva sulla popolazione e diffondere un maggior grado di conoscenza e consapevolezza su queste patologie e sulle conseguenze che presentano a lungo termine. Fare una visita oculistica di controllo, a cadenza annuale nel caso in cui il paziente sia un soggetto diabetico, permette di individuare le necessità del paziente e soddisfarle tempestivamente: l’informazione legata a questi aspetti può giocare un ruolo determinante sui percorsi terapeutici e sulla capacità della persona con maculopatia di prendersi cura della sua vista, preservandola il più a lungo possibile», aggiunge.

Le iniezioni intravitreali possono migliorare la visioni se la diagnosi è precoce

Attualmente, il trattamento principale per le maculopatie prevede l’utilizzo di inibitori del VEGF (fattore di crescita dell’endotelio vascolare), una proteina che stimola la crescita di nuovi vasi sanguigni. Questi inibitori somministrati attraverso iniezioni intravitreali, per la maggior parte dei pazienti, possono migliorarne la visione se la diagnosi è stata precoce e il trattamento tempestivo e se eseguito a cicli regolari nel tempo. Tuttavia, gli effetti positivi di questi trattamenti, da soli, non bastano a invogliare il paziente verso un’ottimale gestione terapeutica di queste patologie: la mancanza di autonomia e le somministrazioni frequenti possono portare la persona con maculopatia ad abbandonare il percorso terapeutico nel lungo periodo.

La mancanza di autonomia può compromettere la compliance terapeutica

«Sapere di doversi sottoporre a un trattamento regolare per tutta la propria vita – sottolinea Rizzo Stanislao, direttore UOC di Oculistica della Fondazione Policlinico Gemelli – può scoraggiare o spaventare il paziente. Questo aspetto, unito alla mancanza di autonomia nel recarsi alle visite, può portare a una riduzione della compliance terapeutica, con conseguente peggioramento della maculopatia. E questo è esattamente ciò che non vogliamo che accada, al fine di garantire una stabilizzazione della visione e aiutare il paziente a mantenere una vita sociale e quotidiana attiva. Le maculopatie non devono spaventare. Oggi il progresso scientifico ha permesso di avere a disposizione trattamenti efficaci, ma affinché lo siano davvero devono essere ripetuti con costanza». La campagna «Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino», dopo la tappa di Roma, proseguirà il suo percorso in altre città italiane, tra cui Genova e Pescara, per continuare a sensibilizzare sul tema, sostenere ed ascoltare le necessità e i bisogni di pazienti e caregiver.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Giornata mondiale della vista, il 20% degli over 65 ha un problema e non lo sa
Quasi una persona con più di 65 anni d'età su 4 credono di vedere bene, ma in realtà presentano i segni iniziali di patologia della vista molto gravi. A lanciare l'allarme è stata l'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, IAPB Italia Onlus, in vista della Giornata Mondiale della Vista che si celebra il 12 ottobre
Nel post pandemia raddoppiati i casi di «cecità funzionale» correlati ad ansia e disagio psicologico
Secondo un’analisi dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il problema, noto come «perdita visiva o cecità funzionale», ha subito un aumento significativo nel periodo successivo alla pandemia. L’ipotesi degli esperti è che il disturbo, essendo di natura psico-somatica, sia cresciuto a causa degli effetti della pandemia sul benessere psicologico della popolazione, soprattutto bambini e adolescenti
Parkinson: scoperta una delle cause scatenanti
Un nuovo studio condotto dai ricercatori della Northwestern University suggerisce che un disfunzionamento nelle sinapsi dei neuroni – i minuscoli spazi attraverso i quali un neurone può inviare un impulso a un altro neurone – provoca deficit di dopamina e precede la neurodegenerazione
«Risorse mai aggiornate e carenza di medici oculisti», l’appello della SOI a cittadini e politica
«Risorse mai aggiornate e carenza di medici oculisti: solo 1500 dei 7mila oftalmologi italiani fanno parte del SSN. Necessario dare una svolta». Questo l’appello che la Società Oftalmologica Italiana, che da 153 anni rappresenta e sostiene i medici oculisti italiani per tutelare le necessità dei pazienti, rivolge a tutti i cittadini
Minuscoli cristalli artificiali possono restituire la vista, ma il SSN non ne copre le spese
A scoprire le carte sull’inadeguatezza delle cure oculistiche offerte dalla Sanità pubblica è Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana, in occasione del 19° congresso Internazionale SOI. «L’intervento rifrattivo del cristallino sta sostituendo la chirurgia della cataratta, ma il SSN non è in grado di sostenerne i costi e, quindi, chi vuole farlo deve pagarlo di tasca propria»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Advocacy e Associazioni

Nasce l’Intergruppo Parlamentare “Innovazione Sanitaria e Tutela del Paziente”

L’Intergruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e...
Advocacy e Associazioni

HIV, è ancora emergenza: “Scarsa informazione, pochi test e tanto stigma”

Medici, Associazioni e Istituzioni, a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’Aids, tornano a parlare di HIV per ridefinire l’agenda delle priorità. Presentato “HIV. Le ...