Salute 9 Giugno 2015 17:46

Mai più soli contro le malattie rare: “Orphanet” e la battaglia dell’informazione

Un portale da oltre 5 milioni di visitatori all’anno con 5mila testi in 7 lingue e 39 Stati coinvolti.Ruolo chiave dell’Italia: intervista esclusiva al coordinatore nazionale, il prof. Bruno Dallapiccola.

Mai più soli contro le malattie rare: “Orphanet” e la battaglia dell’informazione

Fare rete contro le malattie rare. Si muove proprio in questa direzione il progetto Orphanet. Sfruttando le enormi potenzialità del web, superando le barriere nazionali, si mette a disposizione di pazienti e professionisti il maggior numero di informazioni su: specialisti, metodologie di cura, strutture e farmaci orfani, quelli utilizzati appunto per le sindromi meno conosciute e diffuse.

Un’opera capillare che vede l’Italia protagonista come sottolinea il professor Bruno Dallapiccola, coordinatore nazionale di Orphanet e direttore scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in questa intervista.

Professore, come nasce questo progetto e che ruolo ha l’Italia?
«L’iniziativa è partita circa 15 anni fa come progetto di ricerca francese destinato alla  costruzione di un database per fornire informazioni trasversali su vari aspetti delle malattie rare. L’Italia è stato tra i primissimi Paesi coinvolti quando si è deciso di dare al prodotto un respiro internazionale, assicurato successivamente dalle adesioni di Germania, Belgio ed Inghilterra. Ad oggi sono 39 le nazioni che fanno parte di questa rete che va oltre la comunità europea, arrivando anche in Stati del Nord Africa, Canada, Australia e Sud America».

A livello operativo ci sono, dunque, informazioni che vengono condivise su scala internazionale?
«Sostanzialmente è così, ma va specificato che a disposizione c’è un database certificato con contenuti validati da un sistema molto complesso. Altro aspetto fortemente significativo è quello dei numeri: ogni anno ci sono circa 5 milioni di visitatori e vengono scaricate circa 32 milioni di pagine, con una media giornaliera quindi che supera le 90mila. Sono informazioni a tutto campo che spaziano sui temi delle malattie rare».

Quante sono le malattie rare e come vengono affrontate?
«Al momento ne sono elencate 9.500 e sul nostro portale ci sono già circa 5mila testi tradotti in 7 lingue, tra cui quella italiana, che vanta un numero consistente di accessi. Gli italiani utilizzano dunque molto questo tipo di strumento perché ci sono formazioni molto capillari in quello che accade nei singoli Paesi. Per fare un esempio pratico, ricercando una specifica malattia non si consulta semplicemente un testo, ma si possono ottenere una lunga serie di informazione: dalle  indicazioni sulla prevalenza all’età in cui insorge. Ci sono, poi, anche dati che riguardano i luoghi dove si può avere un esperto su quella malattia e dove si possono fare test genetici, ma anche quali sono i progetti in atto in quel Paese su quella specifica patologia e infine quali sono le associazioni di supporto. Tutto questo naturalmente proiettato in una rete internazionale».

In che misura incide questa condivisione transnazionale delle informazioni?
«Quando si è affetti da una malattia ultrarara ed in Italia non abbiamo esperienze, possiamo andare a vedere in quale altro Paese può avere quel tipo di informazione. Oltre questo ci sono una serie di indicazioni di accompagnamento nei testi che completano l’informazione sulle malattie: da quelli di divulgazione per il grande pubblico a quelli dedicati ai medici fino alle linee guida di emergenza per circa 60 malattie che hanno delle complicazioni che possono portare al pronto soccorso. Inoltre ci sono indicazioni su quali farmaci assumere o meno e quindi indicazioni davvero molto importanti. È un prodotto dinamico che ogni anno continua a portare nuove informazioni».

Insieme ad una rete certificata ed informazioni sempre aggiornate, esaurienti e complete, non riveste una certa importanza anche la formazione dei professionisti?
«Assolutamente sì. Ci sono sei pietre angolari nelle malattie rare: diagnosi, presa in carico, ricerca, formazione, informazione e inserimento sociale del paziente per captare tutte le possibilità che ha. Tra queste, però, l’informazione rappresenta il punto più delicato perché spesso si fatica a trovare  fornisca dati utili perché ci sono tante fonti ma non ci sono molte fonti certificate. Non c’è dubbio che Orphanet è il più importante prodotto che esista a livello mondiale per le malattie rare e non è casuale che in tutti i documenti ufficiali della comunità europea venga continuamente fatto riferimento al nostro database. Proprio l’Ue ci ha chiesto nel 2009 di indicare la rete dei centri di competenza e avviare i piani nazionali e proprio grazie a quello studio è stato prodotto uno dei documenti più importanti in materia a cui fanno riferimento gli Stati membri. E grazie a quello studio oggi sappiamo che in Italia ci sono 200  presidi e 800 unità operative per le malattie rare e su Orphanet è possibile rintracciare tutti i posti a cui rivolgersi a prescindere da dove si vive».

Articoli correlati
Arriva la “Carta dei Malati Rari Senza Diagnosi”, decalogo sui diritti di oltre 100mila pazienti italiani
Fondazione Hopen Onlus, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Orphanet-Italia e Osservatorio Malattie Rare propongono la Carta dei Malati Rari Senza Diagnosi, un decalogo di riferimento sui diritti dei pazienti rari senza diagnosi e sugli impegni richiesti ai decisori politici e alla società tutta affinché siano resi concretamente esigibili
Malattie rare, Fondazione Revert: «In corso trial su sclerosi multipla e SLA»
 Il 28 febbraio si celebra la Giornata Mondiale delle Malattie Rare: un’occasione per sensibilizzare la società nei confronti di tutte quelle malattie che, ad oggi, non hanno una cura e che spesso faticano ad avere una diagnosi precoce. Nell’ambito delle ricerche su queste patologie si inserisce la Fondazione Revert Onlus.   Nata nel 2003, Revert ha […]
Malattie Rare, Regimenti (Forza Italia): «Da Ue strategia per garantire farmaci orfani a prezzi accessibili»
L'europarlamentare azzurra spiega: «Compito delle istituzioni è quello di non far sentire mai sole le famiglie ma metterle nelle migliori condizioni per affrontare la difficile sfida della malattia»
Giornata malattie rare, l’approccio multiprofessionale della FNO TSRM PSTRP a sostegno dei pazienti
Tra le varie iniziative in cantiere sul tema delle malattie rare la FNO TSRM PSTRP ha in programma per il prossimo 29 giugno un evento formativo in occasione della Giornata mondiale della Sclerodermia
Al Pertini di Roma il primo Open Day in Tele-screening per il fenomeno di Raynaud
La medicina digitale e la telemedicina possono rappresentare una valida opportunità per fare Rete, condurre visite e teleconsulti anche a distanza
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...