Salute 7 Novembre 2023 15:00

Malattia renale cronica, al via Weekidney: il nefrologo nello studio del medico di famiglia per consulenze gratuite

Le consulenze si svolgeranno a partire dalla seconda metà di novembre 2023 presso gli ambulatori dei medici di medicina generale, su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa intende sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia renale cronica e offrire a persone con diagnosi, o a rischio di Malattia renale cronica, la possibilità di effettuare una consulenza nefrologica gratuita e ricevere consigli utili alla prevenzione e alla gestione della malattia

di I.F.
Malattia renale cronica, al via Weekidney: il nefrologo nello studio del medico di famiglia per consulenze gratuite

Un italiano su 10 soffre di malattia renale cronica (MRC) e, spesso, non lo sa, poiché la patologia può restare a lungo asintomatica. Ma bisogna fare molta attenzione: una diagnosi tardiva può causare il progressivo declino della funzionalità renale, rendere le terapie meno efficaci, fino a portare alla necessità di sottoporsi a dialisi o a trapianto di rene. Inoltre, la malattia renale si accompagna a un notevole aumento di co-morbilità e mortalità cardiovascolare. Per questo, puntare alla diagnosi precoce è fondamentale. Ed è proprio in questa direzione che va Weekidney, nata dalla collaborazione di medici di medicina generale e specialisti nefrologi. L’iniziativa nazionale intende sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia renale cronica ed offrire a persone con diagnosi, o a rischio di MRC, la possibilità di effettuare una consulenza nefrologica gratuita e ricevere consigli utili alla prevenzione e alla gestione della malattia.

Gli obiettivi di Weekidney

“Weekidney è importante innanzitutto perché contribuisce a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, aumentando la consapevolezza sulla necessità della prevenzione e della diagnosi precoce, sui sintomi da non sottovalutare e sulla corretta gestione della malattia per cercare di rallentare l’entrata in dialisi – spiega il professore Massimo Morosetti, Presidente Fondazione Italiana del Rene (FIR) e Direttore UOC nefrologia e dialisi ospedale GB Grassi Roma -. Convivere con la MRC presenta importanti sfide per i pazienti e i caregiver, anche di carattere psicologico e sociale. Una gestione integrata del percorso diagnostico-terapeutico, attraverso reti territoriali strutturate di medici, specialisti e operatori sanitari, può non solo portare benefici per la salute e qualità della vita dei pazienti, ma anche farli sentire più supportati dal punto di vista psicologico”. Le consulenze di Weekidney si svolgeranno a partire dalla seconda metà di novembre 2023 presso ambulatori di MMG distribuiti sul territorio nazionale. Le persone che hanno già una diagnosi di MRC o presentano importanti fattori di rischio per questa malattia saranno invitate dal loro MMG a incontrare presso il suo ambulatorio un nefrologo per una consulenza specialistica gratuita.

Il ruolo del mmg per la diagnosi e la cura “

Il medico di medicina generale, oltre che figura chiave per le attività di prevenzione, gioca un ruolo cruciale come prima figura ‘sentinella’ in grado di diagnosticare precocemente e promuovere percorsi virtuosi di assistenza integrata con il nefrologo e altre figure sanitarie. Purtroppo, in diversi Paesi, inclusa l’Italia, esiste a oggi un ‘gap di consapevolezza’ nel riconoscere la MRC. “Weekidney- aggiunge il dottor Gaetano Piccinocchi, Medico di Medicina Generale e Membro della Giunta Esecutiva Nazionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) – offre quindi a medici e specialisti un’occasione di confronto, crescita e condivisione sulle necessità dei pazienti e i nuovi modelli assistenziali da applicare”

La malattia renale cronica

La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi di crescente gravità, il cui stadio finale necessita di dialisi o trapianto. “I principali fattori di rischio per MRC – spiega il professore Loreto Gesualdo, Università Aldo Moro di Bari, Presidente della Federazione Italiana delle Società Medico-Scientifiche (FISM) – sono il diabete, l’ipertensione, la familiarità per malattie renali e precedenti eventi cardiovascolari. Il numero di persone affette da MRC è in aumento nel mondo. In Italia si stima siano circa 6 milioni, principalmente in fase iniziale. Nelle sue fasi iniziali la malattia può essere silente. Così, è ancora spesso sottovalutata e diagnosticata tardivamente. Per molto tempo gli strumenti terapeutici sono stati limitati. Oggi vi sono nuove opzioni, come la classe di farmaci SGLT2i, che hanno mostrato importanti benefici cardiovascolari e renali, con un’efficacia maggiore se assunte nelle prime fasi della malattia”.

 

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