Salute 9 Novembre 2021 10:23

Malattie cardiovascolari, Gensini: «Metà dei pazienti abbandona la terapia dopo sei mesi»

«La mancata aderenza alle terapie determina una scarsa protezione per i pazienti e un miliardo di euro di spreco per il SSN. Il progetto Value Based Healthcare Ecosystem nasce per supportare i pazienti cardiovascolari cronici»
Malattie cardiovascolari, Gensini: «Metà dei pazienti abbandona la terapia dopo sei mesi»

«Il progetto Value Based Healthcare Ecosystem, che vede Daiichi Sankyo Italia come Main Partner, riconosce la necessità impellente di garantire ai pazienti cronici cardiovascolari quel controllo e quel supporto che meritano. Sappiamo che questi pazienti ricavano un beneficio molto tangibile dall’impiego di farmaci specifici come antipertensivi e ipolipemizzanti. Purtroppo, sappiamo che metà dei pazienti a cui viene prescritto un antipertensivo, non lo assume più a sei mesi di distanza dalla prescrizione».

Nell’intervista a Sanità Informazione Gianfranco Gensini, direttore scientifico dell’IRCCS Multimedica di Milano definisce il Value Based Healthcare Ecosystem e sottolinea l’importanza della cardiologia digitale.

«Mancata aderenza terapeutica determina un miliardo di euro di spreco per il SSN»

«Sappiamo che in Italia ci sono 1 milione e 450mila pazienti iperlipemici, con aumento del colesterolo nel sangue che non raggiungono quella riduzione dei valori opportuna per garantire loro una buona protezione. Questo determina – prosegue Gensini – non soltanto, evidentemente, una scarsa protezione per loro e il rischio di una serie di eventi cardiovascolari, ma in termini economici si traduce in un miliardo di euro di spreco per il SSN».

PNRR e potenziamento della sanità digitale

Tra gli obiettivi della Missione 6 Salute del PNRR c’è l’evoluzione e il potenziamento della sanità digitale. «Il digitale rappresenta oggi uno strumento importante, sarebbe riduttivo pensare si traduca solo nel riconoscimento vocale o la dematerializzazione delle ricette. Si deve estendere, però – precisa Gensini – ad un ripensamento dei meccanismi di gestione del paziente, di relazione tra mmg e paziente, specialista e ospedale che consenta di avere il massimo di efficienza. I nuovi strumenti devono essere tali da essere percepiti come agevoli da medico e paziente e questo richiede la loro collaborazione. Nei grandi IRCCS, in particolare i tre a vocazione cardiovascolare, il Monzino, il Multimedica e il San Donato Milanese l’uso del digitale è già avanzato e attraverso le loro competenze cliniche daranno il via all’innovazione» conclude il direttore.

 

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