«La mancata aderenza alle terapie determina una scarsa protezione per i pazienti e un miliardo di euro di spreco per il SSN. Il progetto Value Based Healthcare Ecosystem nasce per supportare i pazienti cardiovascolari cronici»
«Il progetto Value Based Healthcare Ecosystem, che vede Daiichi Sankyo Italia come Main Partner, riconosce la necessità impellente di garantire ai pazienti cronici cardiovascolari quel controllo e quel supporto che meritano. Sappiamo che questi pazienti ricavano un beneficio molto tangibile dall’impiego di farmaci specifici come antipertensivi e ipolipemizzanti. Purtroppo, sappiamo che metà dei pazienti a cui viene prescritto un antipertensivo, non lo assume più a sei mesi di distanza dalla prescrizione».
Nell’intervista a Sanità Informazione Gianfranco Gensini, direttore scientifico dell’IRCCS Multimedica di Milano definisce il Value Based Healthcare Ecosystem e sottolinea l’importanza della cardiologia digitale.
«Sappiamo che in Italia ci sono 1 milione e 450mila pazienti iperlipemici, con aumento del colesterolo nel sangue che non raggiungono quella riduzione dei valori opportuna per garantire loro una buona protezione. Questo determina – prosegue Gensini – non soltanto, evidentemente, una scarsa protezione per loro e il rischio di una serie di eventi cardiovascolari, ma in termini economici si traduce in un miliardo di euro di spreco per il SSN».
Tra gli obiettivi della Missione 6 Salute del PNRR c’è l’evoluzione e il potenziamento della sanità digitale. «Il digitale rappresenta oggi uno strumento importante, sarebbe riduttivo pensare si traduca solo nel riconoscimento vocale o la dematerializzazione delle ricette. Si deve estendere, però – precisa Gensini – ad un ripensamento dei meccanismi di gestione del paziente, di relazione tra mmg e paziente, specialista e ospedale che consenta di avere il massimo di efficienza. I nuovi strumenti devono essere tali da essere percepiti come agevoli da medico e paziente e questo richiede la loro collaborazione. Nei grandi IRCCS, in particolare i tre a vocazione cardiovascolare, il Monzino, il Multimedica e il San Donato Milanese l’uso del digitale è già avanzato e attraverso le loro competenze cliniche daranno il via all’innovazione» conclude il direttore.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato