Dopo Carla Fracci, la danza è ancora protagonista nello spot di FIRA Onlus con Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko impegnati in un passo a due per sostenere la ricerca contro le malattie reumatologiche
Giovani, belli, eleganti e soprattutto dei fuoriclasse della danza. Sono Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, i primi ballerini del Teatro alla Scala di Milano. L’esercizio fisico è per loro arte e passione e, proprio per questo, hanno deciso di prestare l’immagine a FIRA Onlus, la Fondazione Italiana Ricerca sull’Artrite per sconfiggere le malattie reumatologiche
«Siamo onorati di poter proseguire il percorso iniziato dalla Signora Carla Fracci – dice Nicoletta – per noi grandissimo esempio nella danza, ma anche nella vita. E lo dimostra questa iniziativa intrapresa con grande entusiasmo. Abbiamo accolto questo invito con altrettanto entusiasmo per dare visibilità alla ricerca e a FIRA Onlus, che lotta e investe per un futuro migliore». Un testimone che i due giovani ballerini hanno raccolto con l’intento di essere cassa di risonanza per la Fondazione. «Il movimento per noi è tutto e sostenere la ricerca per migliorare la qualità della vita di chi è costretto a vivere limitato proprio nei movimenti è motivo di grande stimolo», dicono all’unisono Nicoletta e Timofej. «Il tema mi tocca da vicino perché ho una persona in famiglia affetta da una malattia reumatologica, per la quale ancora non è stata trovata una cura», aggiunge Timofej.
Sono oltre 200 le patologie reumatologiche, ognuna con le proprie peculiarità, ma tutte accumunate dalla necessità di alimentare la ricerca per scoprire nuovi farmaci in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti. FIRA onlus, dopo aver tagliato nel 2022 un importante traguardo con l’apertura del primo centro di ricerche per le malattie reumatologiche a Pisa, punta oggi sulle cure personalizzate e chiede al governo una migliore organizzazione territoriale. A parlarne è Carlo Maurizio Montecucco Primario Reumatologia al IRCCS San Matteo di Pavia e presidente di FIRA. «La gestione quotidiana deve essere territoriale e questo implica una organizzazione che supera i confini regionali e dunque non sempre facile. Fondamentale è il dialogo tra i centri di eccellenza e chi si occupa della gestione quotidiana dei pazienti sul territorio».
Se la ricerca è il principale focus di FIRA Onlus, la formazione rappresenta un altro ambito su cui punta la Fondazione. «Al di là della nostra propensione a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a lavorare più di quanto richiesto – sottolinea il primario di Reumatologia del San Matteo di Pavia -, la formazione di nuove figure professionali, come l’infermiere di ricerca, è essenziale. Consente al medico di esercitare la professione senza doversi occupare di problemi organizzativi e gestionali».
Più investimenti nella ricerca e nella clinica avranno una ricaduta diretta nella cura delle malattie reumatologiche. Ne è convinto Montecucco: «Nuove tecnologie e farmaci intelligenti rappresentano il futuro – puntualizza il Presidente di FIRA Onlus -. Sono fortemente mirati verso bersagli che conosciamo sempre meglio e questo rappresenta un salto culturale straordinario di cui vediamo quotidianamente i risultati. Per questo motivo è ancora più importante alimentare la ricerca e il supporto di Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko è fondamentale».
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