Salute 5 Giugno 2024 12:43

Malattie sessualmente trasmesse, Ecdc: “Informarsi e praticare sesso sicuro in vista delle vacanze estive”

Nei mesi scorsi l'Ecdc aveva documentato una crescita delle malattie a trasmissione sessuale in Ue: in particolare per la gonorrea nel 2022 è stato registrato un aumento di casi del 48% rispetto all'anno precedente, per la sifilide del 34%; per la clamidia del 16%. In totale sono state circa 300 mila le infezioni registrate nel corso dell'anno
Malattie sessualmente trasmesse, Ecdc: “Informarsi e praticare sesso sicuro in vista delle vacanze estive”

“A causa del preoccupante aumento della trasmissione delle infezioni sessualmente trasmissibili in tutta Europa, l’Ecdc esorta tutti a tenersi informati e praticare sesso sicuro in vista della partenza per vacanze, festival e viaggi in questa stagione estiva”. È la raccomandazione lanciata dall’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc).  Nei mesi scorsi l’Ecdc aveva documentato una crescita delle malattie a trasmissione sessuale in Ue: in particolare per la gonorrea nel 2022 è stato registrato un aumento di casi del 48% rispetto all’anno precedente, per la sifilide del 34%; per la clamidia del 16%. In totale sono state circa 300 mila le infezioni registrate nel corso dell’anno.

L’allarme dell’OMS

Il mese scorso anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva lanciato il medesimo allarme: “Epidemie globali di HIV, epatite virale e infezioni sessualmente trasmissibili continuano a porre sfide significative per la salute pubblica, causando 2,5 milioni di morti ogni anno”. In particolare, a preoccupare l’Oms sono quattro malattie sessualmente trasmissibili curabili: sifilide, gonorrea, clamidia e tricomoniasi. Infezioni che causano più di un milione di nuovi casi al giorno, in particolare nelle Americhe e nella regione africana. I dati dell’Oms rilevano, inoltre un preoccupante aumento della sifilide adulta e materna (1,1 milioni). Nel 2022 sono stati registrati 230mila decessi correlati alla sifilide e i nuovi casi di sifilide tra gli adulti di età compresa tra le 49 anni sono aumentati di oltre un milione, raggiungendo gli 8 milioni.

Le raccomandazione dell’Ecdc

“Questo aumento è un forte promemoria dei rischi posti dall’attività sessuale non protetta e della necessità di una migliore comprensione dell’importanza del sesso sicuro”, scrive l’Ecdc, che raccomanda “l’uso corretto del preservativo per il sesso vaginale, anale e orale”. Inoltre, “si raccomanda di fare il test per le malattie sessualmente trasmissibili prima di fare sesso senza preservativo con nuovi partner, poiché molte infezioni possono essere asintomatiche. Se questo non è possibile, è importante fare il test dopo aver fatto sesso senza preservativo, anche se non ci sono sintomi visibili”, aggiunge. L’agenzia ricorda inoltre il rischio di vaiolo delle scimmie (mpox): “si trasmette principalmente attraverso il contatto pelle a pelle, anche durante i rapporti sessuali. L’mpox puo’ essere trasmesso ad altri anche prima che si manifestino i sintomi”.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

ANTIMICROBIAL STEWARDSHIP, A CHE PUNTO SIAMO NELLA REGIONE LAZIO. Online alle 16.00

L’antimicrobial stewardship (AMS) rappresenta un pilastro essenziale nella lotta contro l’antimicrobico-resistenza, puntando a ottimizzare l’uso degli antimicrobici per ridurre le re...
Advocacy e Associazioni

Obesità: “Misura il girovita e scopri il tuo rischio cardiometabolico”

Al via la campagna nazionale “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con il  patrocinio del Ministero della Salute e il sost...
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone