Salute 20 Settembre 2019 13:00

Malnutrizione, Molfino (Sinuc): «Percorsi nutrizionali nelle Asl per aiutare a combattere cancro e altre patologie»

Al Congresso della Società italiana di Nutrizione clinica è stata ribadita l’importanza di combattere la malnutrizione: «Essere malnutrito significa avere meno chance di risposta a molte terapie in particolare in campo oncologico: i dati sono ormai molto solidi» sottolinea Alessio Molfino, docente di Medicina interna de La Sapienza

Combattere la malnutrizione aumenta le chance di sconfiggere anche malattie importanti come quelle oncologiche e sicuramente permette una migliore adesione alle terapie. Per questo la Sinuc, Società Italiana di Nutrizione clinica e metabolismo chiede con forza che siano istituiti percorsi nutrizionali nella maggior parte delle aziende sanitarie italiane. È uno dei temi emersi al quarto Congresso nazionale Sinuc di Ancona che ha visto un ‘esercito di nutrizionisti clinici’ italiani e stranieri confrontarsi sulle principali questioni della materia, dalla terapia nutrizionale nelle patologie croniche che rappresentano un esempio di ‘medicina personalizzata’ alla nutrizione nei reparti di terapia intensiva dove i pazienti sono fragili. Sullo sfondo le richieste rilanciate nei ‘Fogli di Roma’ del Forum Nutrendo: introduzione dell’insegnamento della Nutrizione Clinica nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia, inserimento della terapia nutrizionale nei Pdta (Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali) e nei Lea (Livelli essenziali di assistenza). Ne abbiamo parlato con il professor Alessio Molfino, professore associato di medicina Interna all’università Sapienza di Roma.

LEGGI ANCHE: CONGRESSO SINUC, TRE GIORNI DEDICATI ALLA NUTRIZIONE CLINICA. INVECCHIAMENTO E MALATTIE CRONICHE, IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE

Professore, perché è importante che la nutrizione clinica sia sempre di più protagonista della sanità italiana?

«La malnutrizione, in particolare la malnutrizione che chiamiamo proteico -energetica, indubbiamente impatta in modo molto negativo sugli outcome dei pazienti. Essere malnutrito significa avere meno chance di risposta a molte terapie in particolare in campo oncologico: i dati sono ormai molto solidi, pazienti che presentano malnutrizione, perdita dell’appetito e soprattutto perdita di peso non riescono a sopportare terapie oncologiche siano esse chemioterapie, radioterapie, sia gli effetti collaterali dalla stessa chirurgia. È inoltre importate avere conoscenza delle problematiche nutrizionali in corso di malattie croniche per poterle riconoscere precocemente e poterle trattare e migliorare sicuramente molti aspetti tra cui la qualità di vita e la risposta delle terapie. Quello che noi chiediamo alle istituzioni è che possono essere istituiti percorsi nutrizionali nella maggior parte delle nostre aziende sanitarie affinché si possa diagnosticare in tempo la malnutrizione e non avere il quadro di una cachessia avanzata dove le chance dei pazienti a quel punto risultano essere particolarmente ridotte».

LEGGI ANCHE: FOGLI DI ROMA”, SINUC LANCIA DOCUMENTO SU NUTRIZIONE CLINICA: «SIA MATERIA UNIVERSITARIA ED ENTRI NEI PDTA»

Articoli correlati
Johnson & Johnson in oncologia: 35 nuove richieste di autorizzazione di farmaci entro il 2030
In un quadro di massima allerta per quanto riguarda la diffusione mondiale del cancro, Johnson & Johnson illustra la sua attività di ricerca in oncologia. Entro il 2030 la big pharma USA prevede di presentare 35 nuove richieste di autorizzazione per farmaci e terapie oncologiche
Fondazione AIRC: con Le Arance della Salute, una mobilitazione collettiva contro il cancro
L’anno di Fondazione AIRC inizia con una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che invita ad agire concretamente per fare la differenza, per se stessi e per gli altri, attraverso l’adozione di sane abitudini e il sostegno alla ricerca
Tumori: test genomici sottoutilizzati e gravi disparità regionali, 14 punti per ridefinire gli standard
Una ricerca condotta da Cipomo con il contributo di Cergas SDA Bocconi, ha rilevato gravi disparita regionali in Italia nell'accesso e nell'organizzazione dell'oncologia di precisione
di V.A.
Tumori: 60% delle strutture poco connesse al territorio. Cipomo: “Più sinergia per presa in carico del paziente”
Iperspecializzate, multidisciplinari ma ancora poco "connesse" con il territorio. È l’identikit delle strutture di oncologia medica italiane. Pur inserite all’interno di un dipartimento oncologico (67%), le strutture soffrono negli aspetti organizzativi interni e nella gestione del percorso del paziente dall’ospedale al territorio. Meno della metà (circa 40%) ha una connessione strutturata con i dipartimenti di prevenzione primaria e secondaria e con centri screening; una cartella informatizzata manca nel 66% delle strutture, ed è condivisa con il territorio solo nell’8% dei casi. Sono questi alcuni dati preliminari di un'indagine che il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (Cipomo) ha presentato al congresso dell'Aiom
di V.A.
Tumori: via a “Dance For Oncology”, corsi di ballo gratuiti studiati per i pazienti
Per la prima volta in Europa si lancia un’iniziativa gratuita in tutta la Penisola. È promossa dalla neonata associazione D4O e ideata da Caroline Smith. Sono offerti corsi di danza gratuiti e appositamente studiati per i pazienti. Hanno aderito 15 scuole (altre 35 inizieranno a gennaio) e 20 centri oncologici e associazioni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Politica

Liste di attesa addio? La risposta del Consiglio dei Ministri in due provvedimenti

Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha approvato due provvedimenti, un decreto-legge e un disegno di legge, che i...
Salute

Tumore del polmone: per osimertinib e durvalumab ottimi risultati negli studi LAURA e ADRIATIC al Congresso ASCO

Nello studio LAURA osimertinib ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte dell’84% nel tumore del polmone non a piccole cellule di Stadio III. Nello studio ADRIATIC, invece, du...