Consulcesi Onlus dà il via alla raccolta fondi per sostenere l’Unità Mobile “Salute e Inclusione” che offre assistenza sanitaria nelle periferie più svantaggiate di Roma. Gara di solidarietà anche tra i dipendenti e i manager di Consulcesi, che parteciperanno alla Stracittadina per vincere la sfida contro l’indifferenza di chi vive ai margini
Di corsa per le periferie di Roma più svantaggiate, dove anche l’assistenza sanitaria può essere una sfida per chi vive ai margini. È l’obiettivo della campagna social #SalutexTutti lanciata da Consulcesi Onlus in occasione della Stracittadina di Roma, per sostenere l’Unità Mobile “Salute e Inclusione” che offre assistenza sanitaria e orientamento ai servizi socio-assistenziali alle persone svantaggiate nelle periferie di Roma.
Consulcesi Onlus ha predisposto un’apposita raccolta fondi, attiva sulla Rete del Dono che ha già raccolto oltre 11mila euro e si pone come primo obiettivo di raggiungere quota 50mila. Inoltre, i manager e i dipendenti del Gruppo Consulcesi hanno dato il via a una vera e propria gara di solidarietà, prestando il volto per la campagna social #SalutexTutti attraverso testimonianze foto e video e partecipando in prima persona alla Stracittadina. Il loro percorso verrà tracciato tramite tecnologia Blockchain grazie all’app RunOnChain in modo da poter confrontare i rispettivi tempi e decretare il miglior runner. La stessa tecnologia verrà utilizzata per certificare l’assoluta trasparenza nell’impiego delle donazioni raccolte.
L’obiettivo è innanzitutto quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di migliorare il livello di salute e benessere psico-fisico nelle periferie: per questo l’Unità Mobile “Salute e Inclusione”, in partenariato con ASL Roma 1, Policlinico Umberto I e Centro Nazionale per la Salute Globale, offre assistenza ai più deboli grazie ad un’equipe formata da un medico e due mediatori interculturali.
L’iniziativa fa parte del progetto “Sanità di Frontiera” che ha ricevuto il sostegno da parte anche della Santa Sede mediante l’Obolo di San Pietro, e di cui l’ideatore e presidente di Consulcesi Onlus, Massimo Tortorella, ha avuto modo di parlare direttamente con Papa Francesco.
«Ad oggi nel nostro Paese la salute non è uguale per tutti – spiega Massimo Tortorella – per questo è necessario promuovere un programma di azioni concrete per il contrasto alle diseguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari, con particolare riferimento alle zone più periferiche delle grandi città. Ringrazio, quindi, i dipendenti e i manager del Gruppo Consulcesi per aver dedicato il loro tempo e le loro energie a questa iniziativa, trasformando una semplice corsa in una vera e propria gara di solidarietà».