E’ stata una vera e propria “maratona di trapianti” quella che ha visto protagonisti gli specialisti della Chirurgia Generale – Trapianti di Fegato del Policlinico di Milano, struttura diretta da Lucio Caccamo. Otto interventi in pochi giorni, che all’inizio di febbraio hanno cambiato in meglio la vita di altrettante persone
E’ stata una vera e propria “maratona di trapianti” quella che ha visto protagonisti gli specialisti della Chirurgia Generale – Trapianti di Fegato del Policlinico di Milano, struttura diretta da Lucio Caccamo. Otto interventi in pochi giorni, che all’inizio di febbraio hanno cambiato in meglio la vita di altrettante persone. I chirurghi del Policlinico non sono nuovi a questo tipo di record: nell’anno appena trascorso hanno effettuato 59 trapianti, un dato in aumento rispetto agli anni precedenti.
“Tutti gli interventi sono stati coronati dal successo”, commenta Caccamo. “Il trapianto di fegato ha un tasso di mortalità entro il primo anno che arriva al 7%: il fatto che tutti i trapianti nel 2023 abbiano avuto esito positivo sottolinea ancora di più il risultato, anche perché la complessità dei casi è rimasta invariata”, aggiunge. La struttura è attiva in Policlinico dal 1983, e ha appena festeggiato anche il traguardo dei 1.500 trapianti effettuati in 40 anni. “Un dato che rappresenta la continuità di esercizio per un’attività che è una reale eccellenza italiana”, e che è reso possibile anche grazie agli esperti che coordinano il trasporto dell’organo, il suo prelievo, l’individuazione del paziente in lista d’attesa più compatibile, e molto altro ancora. Si tratta degli specialisti del Nord Italia Transplant program (NITp) e del Coordinamento Regionale Trapianti (CRT), due enti che hanno sede proprio in Policlinico.
“Questi risultati – commenta Matteo Stocco, direttore generale del Policlinico di Milano – sono il frutto di un vero lavoro di squadra che coinvolge non solo il blocco operatorio ma l’intero ospedale: dai chirurghi agli infermieri, agli anestesisti e rianimatori, fino ai colleghi del Laboratorio Analisi, della Radiologia, della Gastroenterologia e dell’Anatomia Patologica. L’unione di così tante professionalità, che si sincronizzano senza il minimo intoppo, è il vero valore aggiunto di un Policlinico, in grado di occuparsi anche di casi davvero complessi e di gestire il paziente a 360 gradi”.
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