A Milano il convegno “Responsabilità professionale e arbitrato della salute” è stata l’occasione per presentare tutte le potenzialità in campo sanitario della nuova tecnologia
La blockchain promette di rivoluzionare il mondo della sanità: dalla sicurezza del dato sanitario alla tracciabilità dei farmaci, dalla certificazione delle competenze mediche all’aggiornamento professionale, i campi di applicazione sono attualmente innumerevoli. Portavoce di questa nuova tecnologia ne è diventato il divulgatore e inviato di Striscia la Notizia, Marco Camisani Calzolari che proprio attraverso il famoso programma di Canale 5 ha fatto entrare nelle case di tutti gli italiani questa nuova tecnologia. In occasione dell’evento “Responsabilità professionale e arbitrato della salute. L’innovazione in Sanità parte da Milano” proprio Calzolari è intervenuto per spiegarne le potenzialità.
«La blockchain è una sorta di registro distribuito, – ha spiegato l’inviato di Striscia La Notizia – in cui la certificazione è data da tutti quelli che lo possiedono e non c’è nulla di centralizzato che lo verifica. Questa è la rivoluzione. La tecnologia permette oggi di ottenere questo risultato che ovviamente mi rendo conto sia percepito con un po’ di perplessità, perché in effetti ha delle complessità dietro. Quello che però interessa sapere a noi è che rende tutto molto più trasparente. Quindi tutto quello che viene messo sulla blockchain, se fatto correttamente, ci dà la certezza che tutto quello che è stato scritto sia immodificabile e soprattutto non possa essere cambiato nel tempo e possa essere verificato».
Una tecnologia che è al centro anche del progetto illustrato da IQVIA e Consulcesi Tech, hi-tech company specializzata nella blockchain e nella Cybersecurity. Si tratta della possibilità di misurare la Patient Satisfaction, cioè la soddisfazione degli utenti. Uno strumento innovativo per raccogliere in tempo reale le opinioni di pazienti sulle cure ricevute nelle strutture sanitarie e negli studi medici. La puntualità del servizio, l’efficacia della comunicazione, l’accessibilità della struttura, la qualità delle cure e la professionalità del personale saranno censiti e raccolti in un database condiviso da tutte le strutture per garantire analisi confrontabili nel pieno rispetto della privacy e validati dalla blockchain.