Salute 22 Luglio 2020 08:00

Sanità lombarda: Marco Trivelli punta su diagnosi precoce e dialogo tra medici del territorio e ospedalieri

La ricetta del manager cresciuto con Formigoni ciellino doc: «Tamponi per anticipare i focolai e continuità assistenziale per gestire pazienti covid e cronici»

di Federica Bosco

Più tamponi e collaborazione tra medici di base e ospedalieri. Questa la ricetta del nuovo direttore della sanità lombarda, Marco Trivelli. Cinquantasei anni, ciellino doc, da poco più di un mese ha preso in mano un comparto segnato dall’emergenza Covid e ha tutta l’intenzione di fare tesoro degli errori del passato per migliorare là dove ci sono state delle falle, in particolare sul territorio, senza abbassare la guardia perché il virus non è ancora vinto.

Focolai attivi nei luoghi di lavoro

«Oggi stiamo utilizzando la diagnostica da laboratorio per cercare di anticipare i focolai – spiega Trivelli, raggiunto nel suo ufficio al secondo piano del quartier generale di Regione Lombardia, dove tra un impegno e l’altro ci racconta i primi 45 giorni di attività –. Nelle ultime settimane, utilizzando i tamponi in modo proattivo, abbiamo scoperto diverse zone di contagio – ammette – le ATS hanno il compito di andare sul territorio e, sulla base dei dati settimanali di casi positivi, di fare dei carotaggi con un numero variabile di tamponi: da cento fino anche a mille per area. In questo modo, stiamo riscontrando che il Sars-cov-2 ancora serpeggia nelle nostre strutture, nelle nostre aree, specialmente nei luoghi di lavoro e in alcuni  siti. Questo ha permesso di spegnere sul nascere alcuni focolai potenzialmente pericolosi».

Nell’interazione tra ospedale e territorio il futuro della gestione dei cronici

Cresciuto al fianco di Formigoni, il nuovo manager della Sanità lombarda ha le idee molto chiare sul modello da perseguire: «La seconda direzione è quella di favorire il rapporto tra medici di medicina generale e strutture ospedaliere perché è sul tipo di supporto clinico che si gioca il futuro della gestione dei pazienti Covid – prosegue Trivelli -. I medici di medicina generale devono essere protetti con i dispositivi di sicurezza, oggi non più difficile in quanto l’industria si è attrezzata per poter coprire il fabbisogno, ma soprattutto serve che i medici di medicina generale abbiamo gli strumenti per poter diagnosticare e seguire a domicilio i pazienti paucisintomatici».

Il dialogo tra MMG e specialisti

«Questo sarà fatto – continua – con diversi metodi e tutti presuppongono il comune interesse e la convergenza dei vari attori sanitari che fanno questo sistema. Dalle esperienze maturate sul campo, abbiamo visto che i medici di medicina generale hanno necessità di essere supportati e di interagire con gli specialisti. Infatti, se questi sono capaci di seguire i pazienti in ospedale, hanno invece difficoltà a farlo fuori, pertanto occorre collaborazione.  Se il messaggio arriva alla categoria, facciamo un grande passo in avanti. In fondo – evidenzia – è quanto già successo in ospedale durante l’emergenza Covid. Gli specialisti di branche diverse improvvisamente si sono trovati a cooperare perché ciascuno di loro aveva difficoltà a decodificare questa malattia in modo sufficiente, quindi è sopraggiunta la necessità di confrontarsi, dialogare, interagire fino a curare insieme.  Ora che i pazienti sono stati dimessi, il medico di medicina generale e gli ospedalieri devono dialogare per garantire continuità di cura. È avvenuto per Covid, penso che possa avvenire anche in futuro. Soprattutto credo possa avvenire in generale nella sanità per tutte le malattie croniche» conclude.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Cronicità. Diagnosi lente e rinuncia alle cure, ecco i ‘diritti sospesi’ dei pazienti nel XXII Rapporto di Cittadinanzattiva
Oltre alle tempistiche necessarie per dare un nome alla patologia, pazienti e caregiver devono affrontare anche le difficoltà che derivano dalle difformità territoriali nell’erogazione delle prestazioni sanitarie
In arrivo il nuovo Piano Nazionale Cronicità. Previsto maggior coinvolgimento dei pazienti e dei caregiver
Il documento redatto dal Ministero della Salute sbarca in Stato-Regioni. Nelle fasi e negli obiettivi che lo compongono, l'erogazione di interventi personalizzati attraverso il coinvolgimento di pazienti e caregiver nel piano di cura, un maggior ruolo delle associazioni di tutela delle persone con malattie croniche e delle loro famiglie, puntare molto sulla sanità d'iniziativa e l'empowerment
di G.R.
Nasce il progetto PMLAb per i pazienti COVID-19 immunocompromessi
La gestione del paziente immunocompromesso con COVID-19 richiede una particolare attenzione, che si concretizza con le Profilassi Pre-Esposizione con anticorpi monoclonali. A questo scopo è nato il progetto Prevention Management LAboratory (PMLAb), presentato oggi a Roma
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...