Una circolare che specifica le nuove regole. Mascherina obbligatoria per chi passeggia, ma non per chi fa jogging. Prosegue “Strade Sicure” con multe a bar e ristoranti che permettono ballo in qualsiasi forma
Quando è obbligatorio indossare la mascherina? Dopo il decreto legge dello scorso 7 ottobre, che ha esteso lo stato di emergenza fino a gennaio 2021, si è resa necessaria una circolare che chiarisse le nuove regole. Diffusa dal capo di Gabinetto Bruno Frattasi a tutti i prefetti, aggiunge delle specifiche all’applicazione dei doveri statali e regionali.
Nel decreto viene introdotto l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, quando non si sia da soli o in compagnia di soli congiunti. Con l’esclusione di «soggetti che stanno svolgendo attività sportiva, bambini di età inferiore a sei anni, soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità».
La circolare precisa, inoltre, che tra i soggetti esentati dalla mascherina rientrano solo «coloro che stiano svolgendo l’attività sportiva e non quella motoria, non esonerata, invece, dall’obbligo in questione». Ovvero, chi fa jogging non è obbligato a indossare il dispositivo di protezione, mentre chi stesse semplicemente facendo una passeggiata deve necessariamente.
Si specifica, inoltre, che il dl 125 interviene anche sulle facoltà delle Regioni di introdurre deroghe sulle misure previste a livello nazionale. Si potranno introdurre misure ulteriormente restrittive. Mentre per quelle di carattere ampliativo «nei soli casi e nel rispetto dei criteri previsti dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri e d’intesa con il Ministro della Salute».
Proseguirà, si legge ancora, fino al 31 dicembre l’operazione “Strade Sicure”, con contingente di 753 unità di personale militare impegnato nel contenimento di Covid-19. Si specifica, inoltre, che «l’eventuale offerta di attività danzanti da parte di esercenti di altra tipologia (ristoranti, bar, pub e simili) è da ritenersi parimenti interdetta e, pertanto, passibile di sanzioni».
Iscriviti alla newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato