Salute 3 Maggio 2023 08:58

Mascherine, restano (volontariamente) in ospedali e studi medici: “Prudenza per i fragili”

Dal nord al sud dell’Italia, nei reparti ospedalieri cosi’ come negli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta vince la linea della prudenza. Nonostante dal primo maggio sia caduto l’obbligo generalizzato nelle strutture sanitarie, le mascherine continuano infatti ad essere utilizzate e consigliate quasi ovunque. Il tutto, principalmente, per tutelare i […]

Mascherine, restano (volontariamente) in ospedali e studi medici: “Prudenza per i fragili”

Dal nord al sud dell’Italia, nei reparti ospedalieri cosi’ come negli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta vince la linea della prudenza. Nonostante dal primo maggio sia caduto l’obbligo generalizzato nelle strutture sanitarie, le mascherine continuano infatti ad essere utilizzate e consigliate quasi ovunque. Il tutto, principalmente, per tutelare i pazienti piu’ fragili.

La nuova ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci, in vigore dall’1 maggio, rimuove l’obbligo generalizzato delle mascherine negli ospedali – dove restano nei reparti maggiormente a rischio e comunque su indicazione dei direttori sanitari – e demanda a medici e pediatri la decisione in merito all’utilizzo del dispositivo di protezione negli ambulatori. Ma la maggioranza dei camici bianchi, sia in corsia sia negli studi, reputa al momento poco opportuno l’abbandono delle mascherine. Per ora, sottolinea il segretario della Federazione dei medici di famiglia Silvestro Scotti, “la nostra indicazione e’ comunque di continuare a prevederne l’obbligo negli studi, in attesa di indicazioni operative che invieremo ai medici. Questo perche’ siamo ancora in presenza di una coda dell’influenza stagionale e continuiamo a registrare casi di infezioni respiratorie e casi di Covid-19. E’ bene non abbassare la guardia e riteniamo importante contribuire con l’utilizzo delle mascherine alla protezione dei pazienti piu’ fragili, che resta una priorita’ “.

In ogni caso, sottolinea, bisogna evitare la “discrezionalita’ eccessiva” e le indicazioni terranno conto di vari elementi tra cui anche la tipologia di studio medico, se cioe’ e’ dotato di una stanza apposita per accogliere i pazienti piu’ fragili o se ha un numero congruo di finestre per il ricambio dell’aria. Sulla stessa linea i pediatri: “Riteniamo al momento prudente consigliare l’uso delle mascherine negli ambulatori pediatrici per proteggere i bambini fragili non soltanto dal Covid ma anche da altri virus e batteri circolanti”, afferma Luigi Greco, consigliere nazionale della Societa’ italiana di pediatria. Anche in molti ospedali, la mascherina continua ad essere indossata non solo nei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, come indica la nuova ordinanza. Negli ospedali romani prevale comunque la precauzione: bocche coperte nei reparti, nei corridoi, tra i medici e i pazienti in attesa al San Camillo, grande ospedale pubblico della Capitale. Unica eccezione sembra la sala d’attesa del Pronto soccorso, dove di volti coperti se ne vedono pochi. Al Gemelli, invece, anche nella sala d’attesa del Pronto soccorso si rispettano le regole di sicurezza. Si adeguano all’ordinanza gli ospedali della Sicilia e di Bolzano, mentre all’ospedale Cardarelli di Napoli, il piu’ grande ospedale del Mezzogiorno, si opta per una stretta e resta obbligatorio indossare la mascherina in tutti i reparti e per l’accesso al pronto soccorso, dove viene effettuato anche il tampone.

In generale, afferma il presidente della Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere, Giovanni Migliore, “le Aziende hanno adottato misure in funzione del rischio presente nelle strutture ospedaliere. La tendenza e’ quella di mantenere l’obbligo nelle unita’ ad alta intensita’ di cura e in tutti i reparti di degenza, incluso il pronto soccorso; nelle altre aree, l’utilizzo delle mascherine viene raccomandato a tutti coloro che presentino sintomatologie respiratorie, lasciando comunque alle direzioni la discrezionalita’ di definire misure piu’ restrittive”. Intanto, e’ attesa per la decisione dell’Oms in merito alla fine dello stato di emergenza per il Covid-19. Il 4 maggio si terra’ la 15/ma riunione del Comitato di emergenza per il Covid, convocato dal direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus: dopo l’incontro, il Comitato informera’ il direttore generale se la pandemia costituisce ancora un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. E mentre si attende la pronuncia dell’Organizzazione mondiale della sanita’ , gli Stati Uniti hanno annunciato che dall’11 maggio elimineranno l’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 per i dipendenti federali e i viaggiatori internazionali che arrivano in aereo.

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