Lavenia (psicoterapeuta): «È importante che gli studenti si sentano ascoltati e supportati nel gestire l’ansia e lo stress legati all’esame di Maturità, sia dalla famiglia, che dal contesto scolastico. È essenziale anche per il loro successo a lungo termine»
È cominciato il conto alla rovescia per la Maturità 2023: il 21 giugno gli studenti italiani si cimenteranno nella prima prova, quella di Italiano. Il giorno seguente, invece, si svolgerà la seconda prova, diversa a seconda delle materie di indirizzo dell’istituto. Due maturandi su tre sono convinti di sperimentare lo stress più forte di tutta la loro vita. Dormono poco, mangiano male, fumano più del solito, bevono troppo caffè e, all’occorrenza, assumono anche farmaci. Più in generale, ben sette su 10 sono convinti che l’ansia condizionerà l’esito delle prove.
Il carico emotivo legato alla Maturità sta portando a sviluppare cattive abitudini, fino all’emersione di veri e propri disagi: più della metà mangia meno o più del solito e quasi il 70% ha il sonno disturbato. C’è chi esagera con caffè e fumo e chi, addirittura, si rivolge a farmaci e integratori. Solo uno studente su sette dice di essere tranquillo in vista dell’esame di Maturità. A tracciare l’identikit del maturando italiano è una ricerca condotta da Skuola.net, su un campione di 1.104 ragazze e ragazzi di quinto superiore, in collaborazione con gli psicologi e psicoterapeuti dell’Associazione Nazionale “Di.Te”. (Dipendenze tecnologiche, GAP, Cyberbullismo).
«La ricerca – sottolinea Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, Presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo “Di.Te” – evidenzia ancora di più la necessità di un sostegno adeguato durante questo periodo cruciale. Le famiglie e le istituzioni scolastiche devono essere consapevoli del carico emotivo che gli studenti affrontano e offrire un ambiente di supporto e comprensione. È importante che gli studenti si sentano ascoltati e supportati nel gestire l’ansia e lo stress legati all’esame di Maturità. È essenziale per il benessere degli studenti e per il loro successo anche a lungo termine».
Tra le emozioni negative più riscontrate c’è l’ansia, percepita dal 43% degli intervistati. Il 24% prova un desiderio di fuga, l’11% di sconforto. Ben 7 su 10 sono convinti che lo stress condizionerà l’esito della propria Maturità. Il 30% racconta che sta mangiando molto più del solito, il 27% invece mangia molto meno che in condizioni normali. Il 54% dorme poco, il 14% fa fatica a svegliarsi. E poi ci sono gli “abusi” per tenersi attivi: il 30% sta aumentando l’uso di caffè, il 9% sta consumando più bevande energetiche, il 18% fa entrambe le cose. Circa uno su due confessa di assumere farmaci o integratori per potenziare le energie fisiche e mentali. Mentre il 70% dei tabagisti sta fumando di più per allentare la tensione.
Oltre la metà dei maturandi sta vivendo l’avvicinamento all’esame in “compagnia” di almeno una di queste problematiche: stress, disturbi del sonno e cattive abitudini alimentari. Oltre nove su 10 pensano che il livello dell’umore andrà calando ulteriormente: quasi due su tre (il 63%) ne sono certi, mentre il 29% lo ritiene probabile. Così come oltre tre su quattro immaginano che andrà peggiorando anche il loro stato psico-fisico: per il 44% è sicuro, per il 34% è una possibilità concreta. Un blocco psicologico, quello a cui stanno andando incontro i maturandi, che coinvolge la mente ma anche il corpo.
Ma c’è anche chi sta andando oltre, rischiando di esporsi a conseguenze ben più dannose di quelle prodotte da caffeina e similari. Infatti, il 49% degli intervistati dichiara di assumere farmaci o integratori per rendere al meglio nello studio e, fra questi, i due terzi (65%) confessano di averne aumentato il consumo proprio in vista dell’esame. E anche se la maggioranza del campione – il 62% – continua a tenersi alla larga da nicotina e affini, il 71% degli affezionati della sigaretta sta facendo la fortuna dei tabaccai. Meno diffuso il ricorso ad alcol o droghe leggere: solo 3 su 10 in questo periodo non ne stanno alla larga, anche se tra questi più del 42% ne ha aumentato il fabbisogno a causa degli esami.
«Tutti siamo stati agitati prima del nostro esame di Maturità – ricorda Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net – ma nessuno di noi tranne questi ragazzi è arrivato al grande appuntamento con tre anni di didattica a corrente alternata a causa di una pandemia. Di cui la salute mentale dei maturandi 2023 porta ancora i segni: più della metà degli intervistati non nota miglioramenti o segnala addirittura peggioramenti. Questa situazione richiede una seria riflessione anche per gli anni a venire. Solo così potremo garantire che gli esami di Maturità siano un momento di crescita, anziché – conclude – un’esperienza segnata da ansia e negatività».
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