I Pronto soccorso italiani sono al collasso per la grave carenza di personale. Mancano 5mila unità. Si temono situazioni di crisi soprattutto durante le festività natalizie. Domani prevista una manifestazione della Simeu davanti al Ministero della Salute
I pronto soccorso italiani sono sull’orlo del baratro. Troppo grave la carenza di personale, che i dipartimenti di emergenza rischiano di collassare. Per questi domani la Società italiana medicina d’emergenza-urgenza (Simeu) sarà a Roma a manifestare davanti il ministero della Salute dalle 12 alle 14. L’obiettivo sarà quindi quello di «richiamare l’attenzione del nuovo ministro della Salute Orazio Schillaci rispetto all’attuale situazione di crisi dei pronto soccorso e 118 italiani che richiederebbe provvedimenti urgenti mirati ai bisogni reali accompagnati da una visione strutturale nel medio-lungo termine», ricorda la Simeu.
«Serve un aiuto immediato sugli organici dei dipartimenti di emergenza, mancano 5mila unità, in questo momento anche un incremento di mille potrebbe essere una boccata d’ossigeno in una situazione di crisi ma serve un intervento del ministro della Salute su questo fronte», sottolinea Fabio De Iaco, presidente della Simeu.
«Oltre agli organici – aggiunge – occorre un lavoro di incentivo, non solo economico, per attrarre i giovani verso questa specializzazione, ovvero un miglioramento delle condizioni di lavoro nei pronto soccorso insieme con un miglioramento dell’accoglienza dei pazienti, in ottica tempi di attesa e affollamento. E poi con una visione a lungo termine ridiscutere il sistema dell’emergenza-urgenza a livello nazionale perché sono cambiati alcuni scenari della salute della popolazione».
A preoccupare molto la Simeu è anche il carico di lavoro dei medici dei pronto soccorso. «In questo momento ogni collega lavora per sé stesso e per il 50% di un altro medico – avverte De Iaco – così è davvero troppo, io ho difficoltà oggi ad organizzare i turni di Natale. Spero che il ministro domani ci ascolti». Le prossime vacanze natalizie preoccupa non poco, soprattutto a causa del rialzo dei ricoveri Covid. «Il problema è che se continua così e se non c’è un intervento sulle carenze del personale dei pronto soccorso, c’è il rischio di una Natale di grandissimo impegno e sovraffollamento per i dipartimenti di emergenza-urgenza», conclude De Iaco.
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