Lavoro e Professioni 24 Agosto 2016 15:26

Medici e burn-out: un corso per “difendersi”

Non esiste una soluzione facile, né permanente. È una amara constatazione quella del dottor Dike Drummond, medico di famiglia e uno dei massimi esperti americani nella prevenzione e cura della sindrome da burn-out, lo stress psicoemotivo che affligge i camici bianchi sottoposti a turni massacranti e alla pressione dovuta dalle responsabilità di un mestiere così […]

Non esiste una soluzione facile, né permanente. È una amara constatazione quella del dottor Dike Drummond, medico di famiglia e uno dei massimi esperti americani nella prevenzione e cura della sindrome da burn-out, lo stress psicoemotivo che affligge i camici bianchi sottoposti a turni massacranti e alla pressione dovuta dalle responsabilità di un mestiere così delicato. Sono centinaia i medici affetti da burn-out seguiti dal dottor Drummond che spiega che gestire l’esaurimento implica trovare un equilibrio tra l’energia bruciata al lavoro e la capacità di rigenerarla.

Ogni medico ha la sua strategia. Per alcuni andare in vacanza risulta controproducente, poiché il relax e il silenzio hanno come unico effetto quello di ossessionare il medico circa i propri fallimenti. Altri combattono con la consapevolezza, trattando gli eventi in modo non critico, coscienti dei propri sentimenti e di quelli degli altri. Molti corsi sulla consapevolezza sono disponibili online o in loco come quelli sponsorizzati dall’Università della scuola medica del Massachusetts e permettono la presa di coscienza delle proprie percezioni e di come gestirle, l’apprendimento di tecniche di respirazione in situazioni di stress e la concentrazione sui propri obiettivi.

Uno studio del 2009 analizza i medici di base che hanno partecipato ad un corso di consapevolezza che includeva la meditazione, esercizi di auto-consapevolezza, racconti di esperienze cliniche e interviste utili a comprendere cosa fosse importante per le persone e come utilizzare questa conoscenza per lavorare in modo positivo. Il risultato di questo corso è che i medici hanno dimostrato riduzioni del burn-out e dei disturbi d’umore. «Allenarsi ad aumentare la propria consapevolezza – spiega il dottor Drummond – aiuta a rilasciare emozioni negative e adempiere i propri compiti in modo rapido e senza un uso eccessivo di energie». Il burn-out, purtroppo, non è una esclusiva “Made in USA” e affligge in maniera pesante anche i medici di casa nostra. Quello che ci consola è che anche in Italia si stanno diffondendo sempre di più i corsi, anche via web e con il riconoscimento di crediti ECM, che aiutano i camici bianchi a ritrovare se stessi e a gestire le complicazioni dello stress.

Articoli correlati
Quali criteri deve adottare il Provider in riferimento alla sponsorizzazione commerciale?
Gli eventi possono essere sponsorizzati, mediante apposito contratto, da imprese commerciali operanti anche in ambito sanitario purché ciò non influenzi i contenuti formativi dell’evento. Non è consentito indicare lo sponsor commerciale nell’esposizione dei contenuti formativi, se non indicando il logo dello Sponsor prima dell’inizio e dopo il termine dell’evento. Lo sponsor può essere coinvolto nella […]
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
Scadenza triennio formativo, gli Ordini richiamano gli iscritti con informativa personalizzata
Il contenuto della lettera inviata agli iscritti all'Ordine dei medici di Siena. Del Gaudio (Opi Foggia): «Evitare rischio mancata copertura assicurativa». D’Avino (FIMP): «Il Cogeaps ha agito secondo la normativa, che gli iscritti conoscono». Antonazzo (Opi Lecce): «Solo il 28% degli iscritti certificabile»
ECM, ultimi due mesi per mettersi in regola. Anelli: «Assicurazione a rischio»
Dopo le lettere del Cogeaps alle Federazioni (trasmesse poi agli Ordini), i principali esponenti della sanità ribadiscono ai propri iscritti l’importanza di farsi trovare in regola alla scadenza del triennio
Obbligo ECM, partite le lettere del Cogeaps. Monaco: «Ora tocca agli Ordini prendere provvedimenti»
Intervista al presidente del Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie. Rischio sanzioni e mancata copertura assicurativa per chi non è in regola
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...