Salute 28 Febbraio 2022 14:34

Medicina estetica, come evitare che “l’operazione bellezza” diventi un boomerang

D’Andrea (Federico II): «Formazione specifica del professionista è una skill necessaria. Chirurgia in regime ambulatoriale? Solo se rispettati tutti gli standard»

Vedersi più belli e giovani? Un desiderio legittimo e facilmente realizzabile grazie alle molteplici opzioni offerte oggi dalla medicina e chirurgia estetica. A patto di rispettare alcune regole: mai indulgere all’improvvisazione, mai basarsi esclusivamente sugli specchietti per le allodole pubblicizzati dai social, considerare dei “no” come prove di professionalità, dal momento che miracoli e bacchette magiche sono fumo negli occhi e spesso preludono a promesse difficili da mantenere.

E che anzi, rischiano di trasformarsi in pericolosi boomerang, sia per quanto riguarda il risultato estetico, sia per la salute, come accaduto di recente alla ex top model Linda Evangelista, sfigurata da un intervento di criolipolisi. Ne abbiamo parlato con il professor Francesco D’Andrea, direttore del Reparto di Chirurgia Plastica ed Estetica del Policlinico Federico II di Napoli e Presidente del Collegio dei Professori Universitari di Chirurgia Plastica.

Quali sono i principali fattori da cui dipende la riuscita di un intervento di medicina o chirurgia estetica?

«Sicuramente è dirimente la scelta dello specialista cui affidarsi. Sia la medicina estetica, infatti, che è una branca mininvasiva della chirurgia plastica di tipo estetico, consta comunque di trattamenti medici. Il professionista serio è quindi colui che darà le indicazioni principali su come orientarsi ma soprattutto è colui che garantisce la sicurezza di queste procedure. Nel nostro Paese non c’è una norma che regoli in maniera specifica ruoli e competenze, è sufficiente essere laureato in Medicina e Chirurgia e, ad eccezione di Anestesia e Rianimazione, il messaggio che spesso passa è che chiunque possa fare qualsiasi cosa. Questo purtroppo lascia margini di improvvisazione in un settore talvolta confuso con un settore commerciale o interpretato come tale, e questo è un problema serio nella misura in cui rischia di danneggiare il cittadino».

Quali sono i principali effetti collaterali che possono verificarsi e a quali interventi sono ascrivibili?

«In medicina estetica, quindi nell’ambito di trattamenti di tipo ambulatoriale che vengono gestiti negli studi medici, bisogna fare attenzione ad alcuni principi base che poi in realtà appartengono a qualsiasi atto medico. Ad esempio, l’uso di filler o di botulino che sono trattamenti oggi molto utilizzati nel nostro settore, devono essere fatti seguendo tutti i criteri dell’atto medico vero e proprio: dalla sterilizzazione del campo all’uso di materiale idoneo, perché il rischio infezione è dietro l’angolo. Inoltre nei trattamenti mininvasivi, che appaiono meno pericolosi o perlomeno così vengono percepiti dall’opinione pubblica, il medico deve avere conoscenze avanzate di anatomia, dal momento che si tratta di iniettare un prodotto in un aree anatomiche ben precise per ottenere un risultato finale soddisfacente. Da un errore in tal senso potrebbero derivare danni importanti. Nel campo della chirurgia estetica si va ancora oltre: oggi c’è la tendenza a fare tutto in regime ambulatoriale spesso in strutture non idonee o in studi medici improvvisati. In questi casi anche la complicanza più banale, trattandosi di interventi chirurgici, può trasformarsi in una vera e propria emergenza».

Quale consiglio può dare a pazienti e colleghi per coniugare traguardo estetico e sicurezza?

«Il messaggio è che la chirurgia e la medicina estetica sono oggi dei settori con una grande valenza se adoperati in modo giusto. Noi agiamo su un malessere dell’animo, un disagio psicologico legato a degli inestetismi, e riusciamo a restituire un benessere psicologico al paziente mediante tante metodiche che abbiamo oggi a disposizione, per adoperare le quali è fondamentale però una grande competenza. Il mio consiglio è di rivolgersi sempre a specialisti del settore, andare oltre il passaparola dei social che oggi è il mezzo più diffuso per scegliere di affidarsi a questo o a quel medico nel nostro ambito: immagini o promesse da “bacchetta magica” possono trarre in inganno, il paziente deve ricercare un professionista serio che sia effettivamente in grado di erogare quelle prestazioni e soprattutto che sia in grado di dire “no” quando le aspettative non sono realizzabili o quando non sussistano le condizioni. È fondamentale, attraverso gli Ordini professionali e le Società Scientifiche del settore come la SICPRE, verificare l’idoneità dei curricula formativi dei professionisti cui si intende rivolgersi per garantire bellezza e sicurezza».

 

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Chirurgia plastica ed estetica, D’Andrea (Sicpre): «Nuova frontiera Medicina Rigenerativa»
«Oltre alla chirurgia plastica, il suo uso si è esteso con successo anche alla medicina Estetica per correggere rughe, lassità dei tessuti del viso e del corpo, perdite di volumi, sempre che gli interventi siano effettuati da mani esperte» dichiara il Presidente SICPRE
Bra Day 2021, D’Andrea (SICPRE): «Ricostruzione del seno tappa fondamentale per guarigione»
Nella giornata del 20 ottobre si terranno visite gratuite in tutte le Breast Unit d’Italia rivolte alle donne con tumore alla mammella che devono sottoporsi all’intervento o che lo hanno già eseguito
Chirurgia plastica, D’Andrea (Sicpre): «Con estate boom di interventi di ristrutturazione corporea per i maschi»
Il Presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica mette in guardia dai pericoli del sole: «Attenzione ai raggi UV, il melanoma colpisce sempre più giovani»
SICPRE, levata di scudi contro la chirurgia plastica low cost: «A rischio la vita dei pazienti»
D’Andrea (Sicpre) contro la chirurgia low cost: «Difendiamo la professionalità dello specialista e tuteliamo la salute del paziente». Smentita la credenza secondo cui i vaccini provocano effetti indesiderati su chi fa trattamenti di medicina plastica ed estetica
Medicina e chirurgia estetica, è boom di richieste in vista dell’estate
D’Andrea (SICPRE): «In forte aumento gli interventi al viso, in particolare le zone scoperte dalla mascherina. Ma non dimentichiamo i percorsi di chirurgia ricostruttiva, fondamentali nella presa in carico dei tumori al seno»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...