Salute 6 Settembre 2019 09:00

Medicina generale, firmata preintesa per rinnovo ACN: si parte dallo sblocco degli arretrati e dagli incrementi stipendiali

Chiarite le norme per l’accesso agli incarichi dei medici in formazione. Il segretario FIMMG Scotti: «Non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione per il risultato raggiunto». Onotri (SMI): «Finalmente i medici riescono a recuperare tutti gli arretrati della vacatio contrattuale e si aprono le porte ai giovani medici»

La medicina generale si avvicina a passi spediti verso il rinnovo della convenzione. Dopo l’accordo sottoscritto nei primi giorni di agosto, è stata firmata la pre-intesa con la Sisac sulla nuova convenzione. «Fimmg c’è e sarà impegnata a chiudere entro l’anno un accordo collettivo nazionale di contenuti per la medicina generale e continuerà a chiedere una finanziaria che ci dia gli strumenti», sottolinea su Twitter il segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale, Silvestro Scotti.

L’accordo andrà a regime dal 2020. Nel testo c’è lo sblocco degli arretrati e via libera agli incrementi stipendiali per i medici di famiglia. E ancora regole chiare per attuare le norme introdotte dal dl Semplificazione e dl Calabria per gli incarichi ai medici in formazione (riguarda circa 6mila medici in formazione nei prossimi tre anni).

«Chiusa la partita degli arretrati e degli incrementi a tutto il 2019 (per un totale di 88 milioni di euro), e ottenuta formalmente la possibilità di inserimento nella medicina generale dei medici in formazione secondo un percorso tracciato dall’Acn – aggiunge Scotti – non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione per il risultato raggiunto, e dobbiamo dirci soddisfatti anche per l’unità trovata con tutti i rappresentanti delle altre sigle sindacali».

LEGGI ANCHE: MEDICINA GENERALE, FIRMATA PRE-INTESA. Il 5 SETTEMBRE SI CHIUDE L’IPOTESI DI ACN, CONVENZIONE ENTRO FINE ANNO

«Con la riunione in Sisac e la firma della pre-intesa, così come previsto dal verbale firmato ad agosto scorso, sono stati fatti passi avanti su arretrati, accesso alla professione per i giovani professionisti e medici del 118», afferma in una nota Pina Onotri, segretario generale del Sindacato medici italiani (Smi). «Finalmente i medici riescono a recuperare tutti gli arretrati della vacatio contrattuale e si aprono le porte ai giovani medici per un più facile e veloce accesso alla professione nelle regioni dove si registra carenza dei medici – continua Onotri – Possibilità per i medici del 118 che, per questioni emergenziali, sono incaricati in assenza di requisiti di potersi mettere in regola con la formazione, coprendo in questo modo la mancanza di professionisti nell’area della medicina di urgenza-emergenza».

Ora si attende il via libera all’atto d’indirizzo da parte del Governo, poi il testo passerà alla Corte dei conti per poi tornare al Comitato di settore ed essere ratificato dalla Conferenza delle Regioni. Altro passaggio è quello di completare l’Acn entro il 31 dicembre inserendo anche i due temi che da anni sono nodi irrisolti: le risorse/incentivi per la medicina d’iniziativa e i modelli organizzativi della medicina generale.

Il nuovo articolato chiarisce le norme del Dl Semplificazione per l’accesso agli incarichi dei medici in formazione. Essi saranno inseriti in un apposito elenco speciale e l’incarico potrà essere conferito solo nella Regione dove il medico sta seguendo il corso di formazione. A chi vincerà un incarico a tempo indeterminato sarà conferito un incarico temporaneo fino al momento in cui non avrà conseguito il diploma di formazione, a quel punto automaticamente il contratto si trasformerà a tempo indeterminato.

«Andiamo avanti così. È una buona notizia per il Servizio Sanitario Nazionale – dichiara Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni – che si sia sottoscritto con i sindacati un’intesa sulla medicina generale. È un importante passo in avanti nella direzione di una rapida conclusione della trattativa in corso per il rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale, che segnerà un importante cambiamento nel settore dell’assistenza territoriale, riconoscendo il giusto ruolo ai Medici di Medicina Generale».

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