Al via il secondo Congresso Nazionale di Medicina e Pseudoscienza dove la scienza, i media e il web si incontrano. Il congresso coinvolge trenta relatori tra medici, biologi e divulgatori scientifici, tra bufale da sfatare e consigli da seguire per vivere in salute
È in corso la tre giorni della seconda edizione del Congresso Nazionale di Medicina e Pseudoscienza“Salute ed alimentazione, tra scienza, falsi miti e bufale 2.0.” promosso ed organizzato dal gruppo C1V. Una serie di appuntamenti – che si avvalgono del patrocinio della Fondazione Gimbe e della Siti (Società Italiana Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica) – focalizzati su alimentazione, salute e falsi miti con la presenza di medici, giornalisti e divulgatori scientifici, tra cui Nino Cartabellotta, Piero Angela, Roberto Burioni, Gilberto Corbellini, Silvano Fuso, Luigi Garlaschelli.
Il Congresso è l’occasione per fare chiarezza in un’epoca in cui il web contribuisce alla disinformazione, al diffondere di falsi miti e bugie, a suscitare dubbi e perplessità, con ripercussioni anche gravi sulla salute dei cittadini. Abbiamo parlato di questo con il dottor Marco Sani, Medico Legale e giornalista.
Alimentazione e salute, un binomio delicato e inscindibile, due argomenti di cui si discute molto sul web a volte in modo sbagliato. Che ne pensa?
«Con una marea di fake news, informazioni poco approfondite, notizie vere che invece vengono trasferite in maniera totalmente anomala e soprattutto riprese dalla gente senza nessuna verifica e controllo. Navigare sul web è un grande rischio. L’importante è non prendere tutto per oro colato, occorre senso critico».
Come possiamo difenderci?
«Per prima cosa rivolgendosi a professionisti seri: quando si parla di alimentazione, l’unico obiettivo delle persone non è stare meglio ma solo dimagrire, perdere peso. Bisogna diffidare di chi ti garantisce di perdere molti chili in poche settimane, in pochi parlano di igiene alimentare, stili di vita corretti e salutari. Se si continua a fare tutto ciò che porta a prendere chili in eccesso, non si risolve il problema. Si tratta delle famose diete yo-yo: i chili si perdono e poi ciclicamente si riacquistano, le persone si stufano e non ci credono più».
Si parla tanto di test per le intolleranze alimentari: l’unica diagnosi, però, la può fare il medico, corretto?
«Sono “sponsorizzati” dal web: molti di questi non funzionano, non sono validati, servono solo a spendere soldi e non portano vantaggi. È bene affidarsi a test specifici indicati da un nutrizionista che hanno una reale efficacia».
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