Palamara (Iss): “Le malattie batteriche sono invasive, ma prevenibili con vaccinazioni sicure ed efficaci”
Dopo un caldo nel biennio 2020-21, influenzato dall’emergenza pandemica per Covid-19, in Italia sono aumentate le segnalazioni di casi di malattie batteriche invasive causate da Neisseria meningitidis (meningococco), Streptococcus pneumoniae (pneumococco) ed Haemophilus influenzae (emofilo) nel biennio 2022-2023. Si tratta di tre infezioni in gran parte prevenibili con vaccinazioni previste dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale. “I dati prodotti da questa sorveglianza – afferma Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie infettive dell’Iss – indicano ancora una volta l’importanza della prevenzione, poiché queste malattie prevenibili con vaccinazioni sicure ed efficaci sono inserite nel calendario del Piano nazionale di prevenzione vaccinale”.
Meningococco
Per per quanto riguarda il meningococco , stando ai dati Iss, nel biennio 2022-23 sono stati segnalati 57 e 85 casi di malattia invasiva da meningococco, rispettivamente. Nel 2020 e nel 2021 ne erano stati segnalati 74 e 26, mentre nel 2019 le segnalazioni erano state 190. Nel 2023 l’incidenza della malattia invasiva da meningococco è risultata maggiore nei bambini sotto l’anno di età e nella fascia 15-24 anni, con casi determinati prevalentemente dal sierogruppo B. Nel 2023, per i dati a disposizione, sono stati segnalati 6 decessi tra gli 85 casi di malattia invasiva da meningococco.
Pneumococco
I casi di pneumococco segnalati nel biennio 2022-23 sono stati segnalati 1.056, 1.783 quelli di malattia invasiva. Rispettivamente, nel 2020 e 2021 ne erano stati segnalati 503 e 500, mentre nel 2019 ne erano stati segnalati 1.680. Le fasce di età con maggiore incidenza risultano i bambini sotto l’anno di vita, in cui nel 2023 si è osservato un valore superiore a quelli riportati in epoca pre-pandemica, e gli adulti sopra 64 anni.
Emofilo
Quanto infine all’emofilo, nel biennio 2022-23 sono stati segnalati 195 e 315 casi di malattia invasiva, rispettivamente; nel 2020 e 2021 ne erano stati segnalati 76 e 68, mentre nel 2019 ne erano stati segnalati 187. Nel 2023 l’incidenza per 100mila abitanti della malattia invasiva da emofilo è stata maggiore nei bambini sotto l’anno di età, nei bambini di età 1-4 anni e negli adulti over 64 anni, in significativo aumento rispetto agli anni precedenti, tranne per la fascia 1-4 anni. I ceppi di H. influenzae non capsulati sono risultati i più diffusi in tutte le fasce di età. Nel 2023, per i dati a disposizione, sono stati segnalati 45 decessi da emofilo.
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