Nel decalogo della coalizione anche più sostegno alla famiglia e centralità del rapporto medico-paziente nel circuito dell’assistenza sanitaria. Il patto firmato ad Arcore da Berlusconi, Meloni e Salvini
Le elezioni del 4 marzo si avvicinano e con queste si avvicina il momento della presentazione dei programmi elettorali. Il centrodestra non ha ancora individuato il candidato premier, ma nel patto siglato da Meloni, Salvini e Berlusconi ad Arcore ci sono anche le prime indicazioni programmatiche. Nel decalogo messo a punto da Lega Nord, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi con L’Italia (la cosiddetta ‘quarta gamba’ guidata da Lorenzo Cesa e Raffaele Fitto) priorità assoluta a crescita, sicurezza, famiglie e impegno per la piena occupazione. Lo stesso Berlusconi, in una intervista al Corriere della Sera, ha sottolineato che i primi provvedimenti saranno quelli per la creazione di posti di lavoro stabili «con la decontribuzione dei contratti di apprendistato e di primo impiego soprattutto per i giovani e quelli di vigoroso contrasto della povertà, con il reddito di dignità per i più deboli e l’aumento delle pensioni minime a 1.000 euro». Il punto chiave sulla sanità è il punto 7 del programma intitolato “Più qualità nella scuola, nell’università e nella sanità pubblica”. Nel dettaglio si parla della necessità di «una maggiore libertà di scelta per le famiglie nell’offerta educativa e sanitaria» e «dell’incentivazione della competizione pubblico-privato a parità di standard».
Altro tema importante che sicuramente interesserà gli operatori sanitari è quello sulla «centralità del rapporto medico-paziente nel circuito dell’assistenza sanitaria». Sempre in questa macroarea, che alla sanità unisce scuola e università, si parla di «sostegno all’aggiornamento e meritocrazia» e «azzeramento progressivo del precariato».
Anche nel punto 4 intitolato «Aiuto a chi ha bisogno» ci sono cenni a tematiche sanitarie. In particolare si fa riferimento all’estensione delle cure sanitarie e al raddoppio dell’assegno minimo per le pensioni di invalidità e sostegno alla disabilità. Al punto 7, intitolato «Più sostegno alla famiglia», si trova la proposta di un piano straordinario per la natalità con asili nido gratuiti e consistenti assegni familiari più che proporzionali al numero dei figli, senza dimenticare la tutela del lavoro delle giovani madri. Pur non essendoci un punto espressamente dedicato ai temi di salute e sanità non sono poche le proposte, anche se per ora non sono noti i dettagli che saranno sviluppati in vista della presentazione delle liste (c’è tempo fino alle ore 20 del 29 gennaio).