Il famoso conduttore di Tutta salute si scaglia contro le bufale del web: «Non si capisce perché debba esserci una legge sulla stampa e non una sui computer e sui social»
«Perseguire penalmente» chi diffonde fake news è l’auspicio del divulgatore scientifico Michele Mirabella. Il conduttore del programma Rai “Tutta salute”, insignito del premio 100 eccellenze italiane proprio per i suoi meriti legati all’informazione medico – scientifica, si scaglia contro chi diffonde sul web e sui social network quelle che chiama senza mezzi termini delle «stupidaggini».
«Non si capisce perché debba esserci una legge sulla stampa e non una sui computer e sui social. Vanno puniti e messi in galera. Devono pagare i danni che procurano alle persone». Spiega Mirabella a margine della premiazione avvenuta in Campidoglio. Il conduttore parla di “sopruso” nei confronti delle persone e prosegue: «Serve una grande campagna di convincimento per tutti gli utenti. Le stupidaggini che voi chiamate “fake news”, quasi a nobilitarle con l’uso dell’inglese, le sciocchezze, le bugie, possono essere pericolosissime. Sono pericolose sempre, ma se si muovono nell’ambito della salute possono essere micidiali».
La divulgazione medico-scientifica è «fondamentale» prosegue Michele Mirabella. «È la mediazione tra il rigore professionale e scientifico dei medici, dei farmacisti, degli studiosi e i pazienti. Essere paziente con i pazienti è la qualità del divulgatore scientifico. Molti medici fanno divulgazione scientifica. Quei pochi che come me fanno questo mestiere hanno la soddisfazione di sentirsi molto utili. Non sono sempre all’altezza del compito, però è una bellissima sfida in nome della civiltà».