Botta e risposta tra il Segretario della Fimmg e la titolare della Salute sul tema dei medici precari e della formazione dei medici di famiglia: «I provvedimenti annunciati dal ministero – spiega Scotti – altro non farebbero che gettare alle ortiche il grande lavoro fatto per ottenere l’incremento delle borse»
«Non si può svendere il futuro dei giovani medici nel nome di una sanatoria all’italiana che servirebbe solo a cancellare la meritocrazia, favorendo gli interessi di pochi a danno delle giuste ambizioni dei più». Il Segretario della Fimmg Silvestro Scotti ha replicato così alle parole del Ministro Giulia Grillo, che in un post su Facebook aveva parlato del problema dei tanti medici (10mila in tutta Italia) che svolgono «servizi di guardia medica, medicina di famiglia, 118, salute carceraria e altri servizi di cure primarie» con incarichi precari «troppo spesso con incarichi precari e senza la giusta prospettiva di carriera professionale o investimento nella loro formazione». Un panorama insensato, secondo il Ministro – che ha anche «generato migliaia di medici “usa e getta”, fantasmi di un sistema che dovrebbe invece essere fondamento della sanità pubblica».
Un’iniziativa che ha fatto pensare ad una volontà di procedere a una ‘sanatoria’ e che ha spinto il Segretario Fimmg Silvestro Scotti a prendere una posizione netta: «Non siamo disposti ad accettare provvedimenti e criteri che tendano alla cancellazione totale della meritocrazia». La considerazione del segretario generale è che i provvedimenti annunciati dal ministero altro non farebbero che «gettare alle ortiche il grande lavoro fatto per ottenere l’incremento delle borse».
«Sentiamo parlare – ha aggiunto Scotti – di impegno affinché nessuno si senta sfruttato, nessuno rimanga indietro o, peggio ancora, si senta sorpassato. Tuttavia, chi conosce il Contratto collettivo nazionale sa bene che realizzando questo “riordino” nei termini annunciati, tutti i giovani medici si vedranno sistematicamente scavalcati. Il merito verrebbe piegato a ragioni di anzianità e così ci troveremmo con un disastroso salto generazionale». Scotti ha poi chiesto l’intervento della FNOMCeO: «Siamo pronti a discutere con il ministero sulle caratteristiche del concorso, ben venga la volontà di riconoscere punteggi anche alle esperienze, ma non accetteremo alcuna “sanatoria all’italiana”. Se necessario – conclude Scotti – siamo pronti a manifestare al fianco dei giovani medici per sostenere un paese e una professione nella quale il merito sia il primo elemento da valutare. Come segretario generale Fimmg sono pronto a sottoscrivere tutto il mio impegno affinché, veramente, nessuno si senta sfruttato, nessuno rimanga indietro o, peggio ancora, sia sorpassato».
Immediata la controreplica del Ministro della Salute, sempre attraverso Facebook: «Tutti i percorsi che stiamo mettendo a punto per sbloccare la grave situazione dei medici sono incentrati su merito e trasparenza, e non prevedono “sanatorie all’italiana”. I meriti formativi vanno riconosciuti, ma è altrettanto vero che chi ha lavorato ha diritto a veder valorizzati i meriti acquisiti sul campo. Sempre nell’interesse dei cittadini che devono poter contare su professionisti eccellenti, preparati e motivati».