A Sanità Informazione l’esperto fiscale Marco Petrillo (UNEBA) spiega come detrarre spese sanitarie, rette di RSA e RSD e deduzioni badanti per soggetti fragili.
Nel modello 730/2023 sono possibili detrazioni per soggetti fragili (anziani e diversamente abili), compresi soggiorni nelle RSA o RSD, le deduzioni per i contributi di colf e badanti e ulteriori tipologie di spese.
«I costi sostenuti nel 2022 per soggetti fragili danno diritto ad uno sconto IRPEF del 19 percento – spiega a Sanità Informazione Marco Petrillo, commercialista e presidente della commissione fiscale Uneba -. Prima di soffermarci però sulle singole spese, occorre precisare che alcune voci permettono di beneficiare di deduzioni che fanno scendere il valore dei redditi su cui bisogna poi calcolare le somme. Alla luce di queste considerazioni, è bene seguire le indicazione dell’Agenzia delle Entrate per compilare il modello 730».
Anche per anziani e diversamente abili esiste la franchigia di 129,11 euro. Il tetto massimo è di 18075,99 euro per l’acquisto di un auto adattata, oppure destinata al trasporto di un soggetto diversamente abile. «Le spese mediche e sanitarie per soggetti fragili sono ammesse solo se effettuate con pagamenti a mezzo bancomat e carta di credito. A meno che si tratti di acquisto di prestazioni sanitarie effettuate in strutture pubbliche o private accreditate al Servizio sanitario nazionale – aggiunge l’esperto -. È importante poi ricordare che la detrazione relativa a spese sanitarie non è legata alla condizione di fragilità della persona, mentre per lo sconto IRPEF per l’assistenza personale è necessaria la condizione di disabilità».
Tra le spese che si possono detrarre ci sono quelle per addetti all’assistenza personale di pazienti non autosufficienti e le rette per le case di riposo. «A questo proposito – riprende Petrillo- quando il soggetto fragile è ricoverato in un istituto, ai familiari deve essere rilasciato a fine anno per legge una certificazione della spesa sostenuta. All’interno del documento dovranno essere distinte le spese sanitarie dalle spese alberghiere. Solo la quota destinata alle spese sanitarie sarà detraibile».
Le percentuali relative a spese sanitarie e alberghiere da alcuni anni sono stabilite dalle Regioni che possono decidere di applicare percentuali di forfettizzazione. «In Lombardia, ad esempio, – prosegue il responsabile della commissione fiscale Uneba – dal 2019 sono state introdotte le percentuali del 58% per gli anziani e 65% per i diversamente abili. Nel caso in cui le regioni non abbiano prodotto la percentuale di forfettizzazione, la struttura può indicare la ripartizione delle spese tra sanitarie e alberghiere oppure, in assenza di ripartizione, si applica la misura del 50%».
I costi sostenuti nel 2022 per spese mediche e sanitarie anche per i soggetti fragili vanno riportati nel riquadro E del modello 730 e si riferiscono a:
Nel 730/2023 è possibile ridurre il valore complessivo del reddito inserendo le spese mediche e di assistenza per persone diversamente abili, purché la disabilità sia riconosciuta da una commissione medica. Pertanto, per avere diritto alle deduzioni è necessario che le persone che beneficiano delle cure abbiamo una disabilità fisica, psichica o sensoriale stabile o progressiva che ne determini uno svantaggio sociale. «Le deduzioni si riferiscono anche a badanti assunte tramite agenzie interinali, purché questa rilasci una certificazione attestante gli importi pagati, gli estremi anagrafici e il codice fiscale del lavoratore», puntualizza Petrillo. Quindi hanno diritto alla deduzione il coniuge, generi e nuore, i figli, suoceri, discendenti dei figli, fratelli e sorelle, genitori compresi quelli adottivi e nonni. I costi vanno inseriti nel rigo E25 della sezione II e l’importo massimo deducibile è pari a 1549,37 euro.
Il termine ultimo per inviare il modello 730 del 2023 è il 2 ottobre.
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