Dai primi riscontri, sembra che il ragazzo deceduto a Castelfranco Veneto, per cause ancora imprecisate, durante l’ora di ginnastica a scuola, soffrisse di epilessia. Ecco le precisazioni e raccomandazioni della Lega italiana contro l’epilessia
In relazione alle notizie riportate da vari organi di informazione riguardo il decesso di un ragazzo di 14 anni a Castelfranco Veneto durante l’ora di ginnastica all’interno della scuola, la Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE) intende fare alcune precisazioni perché numerose persone che soffrono di epilessia, sconvolte dalla notizia, sono intervenute sulla pagina facebook di Fondazione LICE riportando un discreto sconcerto e tanta preoccupazione.
“Pur non essendo nota la causa e la dinamica della morte, in tutti gli articoli è stato precisato che il ragazzo era affetto da una forma (non meglio specificata) di epilessia – dichiara il Professor Oriano Mecarelli, Presidente LICE. Purtroppo l’epilessia viene citata a sproposito in occasione come questa o in altre ancora più gravi dal punto di vista legale, e ciò non fa che aumentare lo stigma ed il pregiudizio che aleggiano attorno a questa patologia neurologica. Se non si conoscono i motivi del decesso del ragazzo perché scrivere che soffriva di epilessia?”.
Fatta questa necessaria premessa, LICE vuole approfittare della drammatica notizia per precisare che:
A questo proposito un discorso a parte merita la SUDEP (Sudden Unexplained Death in Epilepsy). Come dice il nome si tratta di una morte dovuta a cause non spiegate (non legata alla crisi epilettica di per sé ma probabilmente dipendente da alterazioni cardio-respiratorie conseguenti alla crisi stessa). La ricerca scientifica su questo argomento è molto attiva e si sta cercando di definirne in modo corretto l’incidenza (attualmente si ritiene che a livello mondiale si verifichino circa 50.000 casi l’anno di SUDEP, più frequentemente in soggetti adulti e durante il sonno).