Salute 6 Giugno 2024 15:47

Nasce al Monzino il primo centro di cardiologia dello sport del Nord Italia

Fare sport, ma tenendo il cuore al sicuro. E' questo l'obiettivo del Monzino Sport, il primo Centro Avanzato di Cardiologia Sportiva del Nord Italia
Nasce al Monzino il primo centro di cardiologia dello sport del Nord Italia

Fare sport, ma tenendo il cuore al sicuro. E’ questo l’obiettivo del Monzino Sport, il primo Centro Avanzato di Cardiologia Sportiva del Nord Italia. Le grandi potenzialità della struttura, nata in seno al Centro Cardiologico Monzino, sono state il focus del congresso “Monzino Sport: Cardiology meets sport medicine”, che si è tenuto la scorsa settimana presso l’IRCCS milanese. “Monzino sport è figlio della cultura del nostro ospedale che considera l’attività fisica la miglior prevenzione delle malattie cardiovascolari e, salvo rari casi, parte imprescindibile della terapia per chi ne viene colpito”, dichiara Gianluca Pontone, direttore Dipartimento Cardiologia peri-operatoria e Imaging cardiovascolare del Monzino e tra i coordinatori del centro. “È importante però che l’attività fisica e sportiva sia personalizzata: in particolare, chi pratica attività fisica e sportiva intensa, a livello amatoriale o professionale, deve verificare le condizioni del proprio apparato cardiovascolare“, aggiunge.

Una strategia per conciliare sport e rischio cardiovascolare

Il Monzino Sport è l’unico centro che mette a disposizione della cardiologia dello sport un Heart Team al completo. “Questa organizzazione – spiega Pontone – è in realtà necessaria in ragione della complessità delle malattie che vogliamo prevenire o curare e del nuovo quadro epidemiologico degli ultimi anni. Sono infatti aumentati in modo esponenziale i 50/60enni che iniziano o continuano a fare attività sportiva amatoriale intensa. Poiché l’età di questi sportivi coincide con l’età a maggior rischio per le malattie cardiovascolari, il livello di attenzione deve essere il più alto possibile. Monzino Sport prepara un programma di attività fisico-sportiva idoneo sia per lo sportivo amatoriale quanto per l’atleta agonista, ma anche il soggetto noto cardiopatico che intende avvicinarsi ad un programma di attività sportiva, mettendo a punto, in collaborazione con il medico sportivo, una strategia che tenga sempre conto delle capacità dell’apparato cardiovascolare”.

Il Monzino Sport intercetta i soggetti più a rischio

“Le patologie più gravi e frequenti negli sportivi, che possono mettere a rischio la loro vita, sono quelle del ritmo cardiaco“, spiega Claudio Tondo, Direttore Dipartimento di Aritmologia del Monzino e altro coordinatore del nuovo centro. “L’organizzazione attuale di Monzino Sport è in grado di intercettare in fase precocissima i soggetti a maggior rischio di sviluppare le malattie aritmiche maggiori. Tra quelle che possono diventare minacciose – continua – ci sono la cardiomiopatia aritmogena e la cardiomiopatia ipertrofica, tristemente note perché rappresentano la causa della morte improvvisa nei giovani atleti. Sono malattie genetiche ereditarie per fortuna abbastanza rare, ma purtroppo spesso silenti, per cui solo un percorso di indagine cardiologica molto avanzata è in grado di identificarle.

Analisi e interventi tempestivi per la massima protezione del cuore

“Al Monzino, oltre che utilizzare le metodiche di imaging più avanzate, possiamo eseguire tutte le analisi genetiche attualmente disponibili, grazie al nostro ambulatorio interno di Cardiogenetica“, spiega Tondo. “Siamo inoltre in grado di intervenire tempestivamente, ove si riveli necessario, con le procedure e sistemi di elettrofisiologia d’avanguardia. Possiamo quindi affermare che l’atleta master o amatoriale che si affida a noi, trova la massima protezione possibile per il suo cuore”, aggiunge.

Sui 10 milioni di italiani che fanno sport, il 5% presenta anomalie cardiologiche

“Monzino Sport è una realtà unica nella Cardiologia dello sport”, conferma Antonio Pelliccia, responsabile del Reparto di Cardiologia, Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Comitato Olimpico Nazionale (CONI), altro coordinatore del nuovo centro. “Ho accettato di contribuire al suo sviluppo, mettendo a frutto la mia esperienza al CONI, perché risponde ai bisogni degli atleti, ma anche alla richiesta dei medici dello sport – continua – che, pressati dagli obblighi di legge, non riescono ad approfondire l’aspetto cardiologico, che è invece quello vitale in ogni senso. Secondo le recenti statistiche, dei circa dieci milioni di italiani che fanno regolarmente una qualche attività fisica e sportiva, circa il 5% presenta anomalie o curiosità cardiologiche che richiedono il parere del cardiologo. In generale in Nord Italia, ed in Lombardia in particolare, la Cardiologia dello sport è affidata a singole personalità di rilievo. Da qui l’illuminazione del Monzino di creare un Centro Avanzato di Cardiologia dello Sport”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...