Nel Lazio nascite in calo anche nel 2020, la prevenzione e le metodiche di PMA possono fornire un aiuto. Picconeri (Siru Lazio): «Sono essenziali l’applicazione dei LEA e il potenziamento dei servizi regionali di prevenzione e preservazione della salute riproduttiva e della Pma per sostenere chi desidera avere figli»
«Se non ora, quando? È tempo di muoversi per un potenziamento dei servizi a supporto della genitorialità». È questo il messaggio che arriva dal Congresso Regionale Siru Lazio in programma il 9 e 10 giugno 2022 dal titolo “Il valore della fertilità – Il Percorso delle Coppie Infertili: l’aiuto della Pma”.
Gli Stati Generali della natalità, conclusi da poco, avvertono che se non si inverte la rotta nel 2050 ci saranno 5 milioni di italiani in meno, tra i quali 2 milioni di giovani. «È come se in meno di 30 anni scomparissero tutti gli abitanti della città di Roma. Nel Lazio abbiamo visto il calo del 9,5% nel 2019 e una decrescita ulteriore nel 2020 con un -2,8», commenta Maria Giuseppina Picconeri, coordinatrice Lazio della Siru, Società Italiana della Riproduzione Umana.
Con l’approvazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) anche delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita l’Italia compirà un ulteriore passo verso l’eliminazione delle disuguaglianze e delle criticità che hanno caratterizzato da sempre il Servizio sanitario nazionale e regionale su questo ambito così importante per le persone, come ad esempio le lunghe liste di attesa o la carenza di personale specialistico e competente. Ma «ora bisogna lavorare sull’integrazione dei servizi territoriali e della PMA», continua la ginecologa.
Proprio alla riorganizzazione dei percorsi di PMA nel Lazio in relazione ai Lea, alla domanda e ai servizi territoriali disponibili nel Lazio è dedicata la tavola rotonda in programma per il primo giorno di congresso. I nuovi provvedimenti nazionali, infatti, dovranno essere applicati nella nostra Regione.
«In un Paese nel quale il 15% delle coppie è infertile e la natalità è in progressivo calo, la procreazione medicalmente assistita rappresenta un vero e proprio ‘booster’, garantendo oltre il 3% di nascite ogni anno – prosegue la dott.ssa Picconeri –. La Siru per questo da anni si impegna per la promozione e la tutela della dignità umana e dei diritti fondamentali della persona, con obiettivo di porre la persona al centro delle pratiche mediche e migliorare l’approccio terapeutico in relazione all’infertilità».
“Il valore della fertilità – Il Percorso delle Coppie Infertili: l’aiuto della Pma” sono due giornate di incontri e riflessioni che si svolgeranno all’ Hotel Quirinale (Roma), con l’obiettivo di contribuire alla nuova e necessaria configurazione regionale sul piano clinico e scientifico, come su quello sociale e culturale della PMA nei servizi pubblici.
A confrontarsi su questioni importanti come consenso informato, genetica, ma anche ambiente e prevenzione, come da tradizione della Siru che da sempre valorizza l’integrazione fra discipline e professioni.
Un’importante occasione per aprire la strada al potenziamento dei servizi pubblici e guardare al futuro del nostro Paese attraverso le novità nell’ambito della ginecologia, dell’ostetricia e dell’andrologia, le opportunità dell’intelligenza artificiale, gli strumenti di monitoraggio della qualità e della sicurezza delle strutture.
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