Si chiama taurina ed è una sostanza contenuta in moltissime bevande energetiche. A lungo osservata con sospetto, ora un gruppo di ricercatori della Columbia University di New York ha scoperto che sarebbe in grado di rallentare il processo di invecchiamento e promuovere una longevità sana. Lo studio, pubblicato su Science, è stato condotto su topi e scimmie. «Non escludo che gli stessi risultati potrebbero valere anche per gli esseri umani, ma sono necessari studi più ampi e approfonditi», commenta a Sanità Informazione Andrea Ungar, professore ordinario di Geriatria all’Università di Firenze e presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg)
Si chiama taurina ed è una sostanza contenuta in moltissime bevande energetiche. A lungo osservata con sospetto, ora un gruppo di ricercatori della Columbia University di New York ha scoperto che sarebbe in grado di rallentare il processo di invecchiamento e promuovere una longevità sana. In uno studio pubblicato sulla rivista Science, gli scienziati hanno osservato che i livelli di taurina, che è anche macronutriente prodotto naturalmente nell’organismo, diminuiscono sostanzialmente con l’età. Ma quando si riesce a riportarli a valori simili a quelli dei più giovani si può migliorare sia la salute che la longevità. O almeno è stato così sui topi e sulle scimmie che gli studiosi hanno coinvolto nella ricerca.
«Non escludo che gli stessi risultati potrebbero valere anche per gli esseri umani, ma sono necessari studi più ampi e approfonditi», commenta a Sanità Informazione Andrea Ungar, professore ordinario di Geriatria all’Università di Firenze e presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria (SIGG). «Questo studio suggerisce che la taurina potrebbe essere un elisir di lunga vita che ci aiuta a vivere più a lungo e in modo più sano», spiega Vijay Yadav, professore della Columbia University e autore principale dello studio. Yadav e il suo team di ricerca hanno concentrato la loro attenzione sulla taurina, per la prima volta, in una serie di ricerche sull’osteoporosi, le quali hanno evidenziato un legame di questa sostanza con la salute delle ossa. Nello stesso periodo, altri ricercatori hanno scoperto che i livelli di taurina erano correlati alla funzione immunitaria, all’obesità e alle funzioni del sistema nervoso. «Ci siamo resi conto che se la taurina regola tutti questi processi che si riducono con l’età, forse i livelli di taurina nel sangue influiscono sulla salute generale e sulla durata della vita», riferisce Yadav.
Per prima cosa, i ricercatori hanno analizzato i livelli di taurina nel sangue di topi, scimmie e persone e hanno scoperto che la quantità di questa sostanza diminuisce sostanzialmente con l’età. Nelle persone con oltre 60 anni d’età, i livelli di taurina sono solo un terzo di quelli trovati nei bambini di 5 anni. «A quel punto abbiamo iniziato a chiederci se la carenza di taurina fosse un fattore scatenante del processo di invecchiamento e abbiamo organizzato un grande esperimento con i topi», racconta Yadav. I ricercatori hanno iniziato con circa 250 topi maschi e femmine di 14 mesi (circa 45 anni in termini umani). Ogni giorno, i ricercatori hanno somministrato alla metà degli animali un bolo di taurina e all’altra metà un placebo. Alla fine dell’esperimento, Yadav e il suo team hanno scoperto che la taurina ha aumentato la durata media della vita del 12% nelle femmine e del 10% nei maschi. Per i topi, ciò significava tre o quattro mesi in più, equivalenti a circa sette o otto anni umani.
Per capire come questa sostanza influisca sulla salute, Yadav ha coinvolto altri ricercatori esperti di invecchiamento che hanno studiato l’effetto dell’integrazione della taurina sulla salute e sulla durata della vita in diverse specie. Gli esperti hanno misurato vari parametri di salute e hanno scoperto che l’integrazione di questa sostanza per un anno è legata a una salute migliore dei topi all’età di 2 anni, che corrispondono ai 60 anni dell’uomo, l rispetto agli animali a cui è stato somministrato del placebo. I ricercatori hanno scoperto, inoltre, che la taurina ha anche invertito l’aumento di peso associato all’età nei topi femmina; ha aumentato il dispendio energetico; ha incrementato la massa ossea; ha migliorato la resistenza e la forza muscolare; ha ridotto i comportamenti depressivi e ansiosi, e l’insulino-resistenza; e infine ha promosso un sorta di ringiovanimento del sistema immunitario.
«Il lavoro dei ricercatori della Columbia ha dimostrato che con l’integrazione di taurina aumenta non solo la durata della vita, ma anche la qualità, favorendo una salute psicofisica migliore», evidenzia Ungar. «Sulla base di questi presupposti – continua – varrebbe la pena approfondire ulteriormente lo studio degli effetti di questa sostanza negli esseri umani». Ed è proprio quello che hanno intenzione di fare i ricercatori che, subito dopo la pubblicazione dello studio, hanno annunciato l’intenzione di avviare un’ampia sperimentazione clinica.
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