Sanità 31 Maggio 2018 12:27

No Tobacco Day, OMS: «Il fumo non causa solo il cancro, ma anche infarti e ictus»

In Italia un minore su 10 è fumatore abituale, quasi la metà ha fumato, ha provato a fumare o fuma ogni tanto. I dati presentati all’Istituto Superiore di Sanità in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco

No Tobacco Day, OMS: «Il fumo non causa solo il cancro, ma anche infarti e ictus»

Il fumo non causa solo il cancro o problemi polmonari. Può essere anche all’origine di malattie cardiovascolari, come infarti e ictus. A puntare i riflettori su un legame forse poco conosciuto è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che, in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco di quest’anno, si è unita alla Fondazione Mondiale per il Cuore (World Heart Federation).

Se le malattie cardiovascolari sono il principale motivo di morte naturale al mondo, causando 17,9 milioni di decessi ogni anno, il fumo, attivo e passivo, è la maggior causa di malattie cardiovascolari, contribuendo a circa tre milioni di morti l’anno. «La maggior parte delle persone sa che fumare causa cancro e malattie polmonari, ma molti non sanno che può letteralmente frantumare anche il cuore», ha commentato il Direttore Generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Per la giornata, l’OMS ha anche pubblicato un nuovo rapporto, che mette in luce un calo importante dell’utilizzo del tabacco dal 2000 ad oggi, ma ancora non sufficiente per raggiungere gli obiettivi concordati a livello mondiale: se all’inizio del millennio fumava il 27% della popolazione, nel 2016 tale percentuale è scesa al 20%.

Numeri che invece non risultano in calo in Italia, dove al contrario i fumatori appaiono in leggero aumento: sono 12,2 milioni, quando nel 2017 se ne registravano 11,7 milioni. Questo rivelano i dati presentati dal Centro Nazionale Dipendenza e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità in occasione della Giornata Mondiale di oggi. Un report con un focus allarmante sui giovani: un minore su dieci è infatti consumatore abituale di tabacco; quasi la metà ha fumato, ha provato a fumare o fuma ogni tanto e, tra quelli abituali, più della metà fuma anche cannabis. I ragazzi tra i 14 e i 17 anni accendono la prima sigaretta alle scuole secondarie di secondo grado e una piccola percentuale addirittura inizia a fumare alle scuole elementari (9-10 anni).

«È necessario potenziare sistemi di prevenzione primaria per scongiurare questa nuova linea di tendenza che vede il consumo di tabacco anche tra i giovanissimi – dice il Presidente dell’ISS Walter Ricciardi – prima che a questa dipendenza se ne associno altre altrettanto o più pericolose».

L’identikit del giovane fumatore abituale è tratteggiato nell’indagine EXPLORA realizzata su un campione rappresentativo di 15.000 ragazzi tra i 14 e i 17 anni. Sono soprattutto maschi, frequentano istituti professionali e licei artistici, i genitori hanno un livello di istruzione medio-basso e non controllano le spese dei figli, risultano propensi al rischio e hanno una percezione del proprio rendimento scolastico mediocre o appena sufficiente. I giovani fumatori abituali, inoltre, sono quelli che fanno meno sport e che bevono più energy drink. Il dato preoccupante, inoltre, fotografa un maggiore consumo di alcolici tra i fumatori abituali, fino a quattro consumazioni di birra e super alcolici a settimana. Addirittura un 12% dichiara di aver avuto episodi di binge drinking 3 o più volte nell’ultimo mese. Il dato cresce a dismisura sul consumo di droghe: più della metà dei fumatori abituali (il 65,6%) ha fumato almeno una volta anche cannabis nell’ultimo anno rispetto al 2% dei non fumatori.

Un capitolo a parte è dedicato al consumo della sigaretta elettronica. «La maggior parte degli svapatori è un consumatore duale – dice Silvio Garattini, Direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” – consuma cioè sia sigarette tradizionali che e-cig. Altro dato del rapporto è quello che riguarda i prodotti del tabacco di nuova generazione, il tabacco riscaldato: in tre anni la notorietà di questi prodotti è più che raddoppiata».

LEGGI ANCHE: #NOTOBACCODAY, SIDOLI (PHILIP MORRIS): «PUNTIAMO SU ALTERNATIVE ALLA SIGARETTA PER CHI NON RIESCE A SMETTERE»

Articoli correlati
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Ictus cerebrale, il cuore gioca un ruolo cruciale. La fibrillazione atriale è tra i principali fattori di rischio
Il cuore gioca un ruolo cruciale nell’insorgenza dell’ictus cerebrale, essendone la fibrillazione atriale una delle principali cause. Ma non tutti sono a conoscenza di questo legame pericoloso e A.L.I.Ce. Italia Odv, in occasione di aprile mese della prevenzione, intende sensibilizzare le persone sull’importanza di non sottovalutare lo stretto rapporto tra cuore e cervello
di V.A.
Cure cardiovascolari a prova di pandemia e clima. Italia in prima linea nel progetto europeo RESIL-Card
La Società Italiana di Cardiologia interventistica (GISE) prende parte al consorzio europeo RESIL-Card che punta a rendere il sistema di assistenza e cure cardiovascolari più resilienti nelle crisi
di V.A.
Dolore toracico, con tecnologie di precisione meno morti e infarti
L’impiego selettivo della Tac coronarica integrata con la FFRct (fractional flow reserve CTderived) riduce il rischio di morte e di infarto del 65%, evitando esami invasivi non necessari. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerso da due analisi dello studio clinico internazionale PRECISE, pubblicato sulla rivista Jama Cardiology
di V.A.
Morbillo: allarme Oms Europa, 30 volte più casi nel 2023
"La regione europea sta registrando un aumento allarmante dei casi di morbillo". E' il monito dell'ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Europa. "Tra gennaio e ottobre 2023 sono stati segnalati oltre 30mila casi da 40 dei 53 Stati membri della regione. Rispetto ai 941 segnalati in tutto il 2022, è un aumento di oltre 30 volte", avverte l'agenzia Onu per la salute
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...