Con questo meteo instabile i virus responsabili dell’influenza intestinale stanno colpendo di più e, in certi casi, più duramente. Il virologo Fabrizio Pregliasco spiega qual è il ruolo degli sbalzi di temperatura e perché non bisogna abusare degli antidiarroici
Con questo meteo pazzo i virus responsabili dell’influenza intestinale stanno colpendo di più e, in certi casi, più duramente. «Gli sbalzi di temperatura favoriscono una maggiore presenza di questi tipi di virus che possono colpire in maniera più o meno intensa», spiega Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario Aziendale IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio e Virologo Università degli Studi di Milano. «Sono piuttosto contagiosi e provocano una infezione gastrointestinale con nausea, vomito e diarrea, che poi migliora solitamente dopo qualche giorno», aggiunge.
Il norovirus è il principale responsabile della cosiddetta influenza intestinale. Si diffonde facilmente, anche prima che si manifestino i sintomi, e la contagiosità persiste per settimane anche dopo la guarigione. Per questo il norovirus si trasmette facilmente nelle comunità, come negli asili e nelle scuole dove in questi giorni sta colpendo tanti studenti e insegnanti. «Il virus – spiegano gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma – è presente nelle feci e nel vomito delle persone infette, può contaminare oggetti e superfici, così come le mani, specie se non ci si lava bene dopo aver usato il bagno o cambiato un pannolino. I bambini possono contrarre il virus mettendosi le dita in bocca, dopo aver toccato un giocattolo o una superficie contaminata. Ci si può infettare anche mangiando o bevendo cibo o acqua contaminati o respirando il virus se si sta abbastanza vicini a una persona infetta che vomita».
«I sintomi più comuni sono nausea e vomito, diarrea e dolore alla pancia», spiega Pregliasco. «In alcuni casi può anche avere febbre, brividi, mal di testa o dolori muscolari», aggiunge. A volte il norovirus non provoca sintomi, ma coloro che sono infetti possono comunque trasmettere il virus ad altri. «Nei bambini più piccoli e negli anziani quando l’infezione si manifesta con molta diarrea e vomito può provocare disidratazione e a volte ipotensione, vertigini o giramenti di testa», sottolinea Pregliasco. La maggior parte delle infezioni da norovirus migliora da sola. «Serve riposo e attenzione a rimanere idratati», spiega l’esperto, il quale sottolinea che non c’è alcuna cura ma solo terapie per controllare i sintomi.
Tra questi ci sono gli antidiarroici. «Spesso vengono utilizzati perché non si cerca di evitare che la diarrea comprometta il normale svolgimento delle attività quotidiane, ma vanno assunti con prudenza», sottolinea Pregliasco. «La diarrea è un meccanismo attraverso il quale il nostro organismo usa per buttare fuori il virus e se la blocchiamo si impedisce quindi di eliminarlo», aggiunge. Quindi, niente fretta a tornare alle proprie attività quotidiane. «Meglio aspettare che l’influenza intestinale faccia il suo corso, evitando così anche di contagiare gli altri», conclude Pregliasco.
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