Continua ad aumentare l’incidenza del Covid-19 a livello nazionale. Questa supera infatti il livello di 250 casi settimanali per 100mila abitanti, che impone il massimo livello di mitigazione possibile. Nel periodo 24 febbraio–9 marzo, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,16 e si trova sempre sopra uno in tutto il range. Si conferma inoltre per la settima settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in forte aumento con un tasso di occupazione a livello nazionale che ha superato la soglia critica. Analogo andamento per le aree mediche.
Sono questi i dati principali dell’ultimo report settimanale della Cabina di regia, che evidenziano come «l’elevata incidenza, l’aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri richiedono di mantenere rigorose misure di mitigazione nazionali accompagnati da puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione».
Punti chiave
- Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione tra fine febbraio ed inizio marzo.
- Continua ad aumentare l’incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente (250 per 100mila abitanti (08/03/2021-14/03/2021) vs 225,6 per 100mila abitanti (01/03/2021-07/03-2021).
- Nel periodo 24 febbraio-9 marzo 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,16 (range 1,02– 1,26), stabile rispetto alla settimana precedente e sopra uno in tutto il range.
- Si continua ad osservare un livello generale di rischio alto. Dieci Regioni (stesso numero della settimana precedente) hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Le altre 11 Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui sette ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane). Sedici Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, una Regione (Campania) ha un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,5 compatibile con uno scenario di tipo 4, e due (Piemonte e FVG) hanno un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Dodici Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.
- Si osserva inoltre un peggioramento nel numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (13 Regioni/PPAA vs 11 la settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in forte aumento e sopra la soglia critica (36% vs 31% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in forte aumento da 2.756 (09/03/2021) a 3.256 (16/03/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è arrivato alla soglia critica (40%) con un forte aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 22.393 (09/03/2021) a 26.098 (16/03/2021).
- Tutte le Regioni/PPAA, tranne sei, hanno riportato allerte di resilienza. Due di queste (Campania e Veneto) riportano molteplici allerte di resilienza.
- Continua ad aumentare il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (54.964 vs 50.256 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è 28,2%. Invece, il 37,2% dei casi sono stati rilevati attraverso la comparsa dei sintomi. Infine, il 20,5% attraverso attività di screening e per il 14,1% dei casi non era disponibile tale informazione.
Conclusioni
- Si osserva un ulteriore aumento dell’incidenza a livello nazionale. L’incidenza è complessivamente al livello di 250 casi settimanali per 100mila, che impone il massimo livello di mitigazione possibile.
- Si conferma per la settima settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio.
- Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in forte aumento con un tasso di occupazione a livello nazionale sopra la soglia critica. Si osserva un analogo andamento per le aree mediche.
- L’elevata incidenza, l’aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri richiedono di mantenere rigorose misure di mitigazione nazionali accompagnati da puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione.
- Si ribadisce, anche alla luce del sostenuto aumento della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità.
- È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.
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