In tutte le Regioni rischio epidemico moderato. Lieve aumento ricoveri e terapie intensive. Variante Delta largamente prevalente in Italia
Sostanzialmente stabile l’indice Rt a livello nazionale che passa a 1,56 mentre la scorsa settimana era a 1,57. Nel monitoraggio settimanale realizzato da Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia (i cui dati sono riferiti al periodo 26 luglio-1 agosto) si osserva la «diminuzione dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero – Rt 1,24 (1,18-1,32) al 27 luglio, contro Rt 1,46 (1,38-1,55) al 20 luglio – che si mantiene tuttavia al di sopra della soglia epidemica». L’elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall’ISS va, secondo gli esperti, considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità.
Continua l’aumento dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 62 per 100mila abitanti nel periodo di riferimento contro 50 per 100mila abitanti (dal 19 al 25 luglio, dati flusso Iss), al di sopra della soglia di incidenza settimanale di 50 casi ogni 100mila abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento, ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. L’aumento si evidenzia anche nel flusso dei dati del Ministero della Salute, riferito agli ultimi 7 giorni, che sale da 58 su 100mila abitanti la scorsa settimana a 68 su 100mila oggi.
Tutte le regioni e province autonome sono classificate a rischio epidemico moderato questa settimana. «Nessuna regione e provincia autonoma – continua il report – supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in leggero aumento al 3%, con il numero di persone ricoverate in aumento da 189 (27 luglio) a 258 (3 agosto). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 4%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 1.611 (27 luglio) a 2.196 (3 agosto)». Sedici Regioni, infine, «riportano allerte di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza», indica il rapporto.
«L’attuale impatto della malattia Covid-19 sui servizi ospedalieri è limitato, tuttavia i tassi di occupazione e numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in lieve aumento. La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica», si legge ancora nel report.
La circolazione della variante Delta è ormai «largamente prevalente» in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea e «sta portando ad un aumento dei nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri Paesi con alta copertura vaccinale». Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione, ribadiscono gli esperti, rappresentano «gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità».
Nel report si torna a invitare al controllo e alla prudenza. «È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale».
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