«La mappa dell’Ue si sta schiarendo, si vedono spot gialli anche in Europa, compresa l’Italia. Segnale positivo che viene confermato anche dalle curve in tutti i Paesi dove sono stabili o in decrescita»
«La mappa dell’Ue si sta schiarendo, si vedono spot gialli anche in Europa, compresa l’Italia. Segnale positivo che viene confermato anche dalle curve in tutti i Paesi dove sono stabili o in decrescita». Lo ha affermato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia. «L’età media alla diagnosi è in lieve riduzione, da 41 a 40 anni, ogni settimana scendiamo di circa un anno. Per il primo ricovero lo stesso, scende da 65 a 64 anni».
«L’incidenza è in decrescita – ha aggiunto Brusaferro –: nel flusso del Ministero della Salute è pari a 96 per 100mila abitanti. Tre regioni sono scese sotto la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti, soglia che recupera il tracciamento». In tutte le regioni la saturazione dei posti letto a 30 giorni è piuttosto bassa, un elemento rassicurante anche nel medio periodo. La saturazione delle terapie intensive scende dal 27% al 23%». Anche grazie a questi dati, da lunedì l’unica regione in zona arancione sarà la Valle d’Aosta.
«Al crescere della copertura vaccinale negli over 80 decresce in maniera molto significativa il numero dei casi sintomatici. Anche il tasso di ospedalizzazione è strettamente correlato al crescere della percentuale di vaccinati tra gli over 80. Al crescere delle vaccinazioni decresce anche la mortalità».
«Siamo di fronte a dati confortanti ma bisogna accelerare la campagna di vaccinazione, soprattutto per contrastare le varianti», ha detto Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del Ministero della Salute, durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale Covid-19 della Cabina di regia. Rezza ha poi aggiunto: «In questo momento l’opzione di vaccinare un giorno fasce di età più che giovanili, bambini o adolescenti sarà da prendere in considerazione ma in questo momento non è in agenda».
«La situazione epidemiologica sta migliorando – ha detto il direttore generale –, l’Rt è costantemente sotto 1 e l’incidenza sta diminuendo, siamo intorno a 100 per 100mila e ci piacerebbe andare presto sotto 50, questo è un obiettivo. Gran parte di questi risultati è dovuta alle misure prese nelle settimane precedenti, che hanno permesso di riaprire molte attività in modo graduale», ha aggiunto Rezza.
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