Per i meno inclini alle nuove tecnologie, pubblicata la quarta edizione del libretto “La nutrizione del malato oncologico” di Aimac. L’informazione sul tema è ancora scarsissima: il 50% dei pazienti ricoverati negli ospedali italiani è a rischio malnutrizione
Ricette, consigli pratici, informazioni sui centri nutrizionali regionali e sulla carta dei diritti del malato. Tutto a portata di click, sul proprio tablet o smartphone, grazie alla nuova applicazione “Nutrient”, progettata per sostenere i malati oncologici nelle loro scelte nutrizionali, dalla diagnosi alla cura della patologia.
«Nutrient – spiega Francesca Traclò, responsabile dell’area Ricerca di Favo, la Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia – è il frutto del lavoro di un gruppo misto composto da Favo, Simpe (Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo,), e Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), ideato per far conoscere a tutti i malati di cancro gli aspetti cruciali della nutrizione».
L’informazione sul tema è ancora scarsissima: il 50% dei pazienti ricoverati negli ospedali italiani è a rischio malnutrizione. Nove su 10 presentano carenze nutrizionali già alla prima visita oncologica, ancor prima di cominciare le terapie antitumorali.
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«Innanzitutto – continua la responsabile Ricerca di Favo – i malati devono capire che la nutrizione è un aspetto particolarmente importante e che, pertanto, non può essere autogestito. Questa applicazione da indicazioni sulle tipologie di cibi più adatte, prima e dopo la malattia: il comportamento nutrizionale, infatti, deve essere sempre adeguato alla fase specifica della patologia. Nutrient aiuta i pazienti anche ad orientarsi tra fake news e notizie scientificamente fondate».
Un’applicazione studiata per rispondere alle esigenze dei malati oncologici, ma anche per agevolare il lavoro dei medici: «È stata ideata una sezione personalizzabile, dedicata agli screening nutrizionali effettuati dagli specialisti, con la possibilità – aggiunge Francesca Traclò – di calcolare anche la percentuale di massa grassa e magra del paziente, parametri fondamentali per bilanciare correttamente le scelte nutrizionali».
E per quei malati oncologi non particolarmente inclini alle nuove tecnologie c’è la quarta edizione del libretto “La nutrizione del malato oncologico” di Aimac, l’Associazione italiana malati di cancro. «Abbiamo rivisto la vecchia edizione restituendole una migliore fruibilità e puntando sui tre aspetti più critici per i pazienti: la consapevolezza dell’importanza della nutrizione, l’importanza di fare gli screening nutrizionali e la necessità di avere un nutrizionista che segua il malato lungo tutto il suo percorso di cura».
Sia l’app “Nutrient” che il libretto su “La nutrizione del malato oncologico” sono stati realizzati nel rispetto della Carta dei diritti del Malato Oncologico e delle Linee di indirizzo sui percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici, approvate in sede di Conferenza Stato-Regione il 14 dicembre del 2017. «Tali Linee di indirizzo – spiega la responsabile Ricerca di Favo – prevedono che il malato oncologico abbia diritto, al momento della diagnosi, alla presa in carico da parte di un nutrizionista. Ciò significa che il malato dovrebbe essere seguito in tutte le fasi del suo percorso terapeutico da un nutrizionista e da un dietista che possano accompagnarlo nelle sue scelte nutrizionali. Purtroppo, però, ciò ancora oggi non avviene in tutti gli ospedali italiani e per questo – conclude – siamo in prima linea affinché diventi un diritto di tutti i malati oncologici, a prescindere dal loro luogo di cura».
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