Parla il Consigliere regionale M5S del Lazio: «Noi vogliamo vaccinare, dando però piena informazione alle persone che possono scegliere liberamente sulla base della storia clinica del singolo bambino»
La Regione Lazio procede verso l’introduzione dell’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione all’asilo nido. Ma non tutti sono d’accordo con il rendere ‘conditio sine qua non’ la vaccinazione per sedere ai banchi scolastici. Infatti alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle prendono le distanze dai programmi che vogliono rendere le coperture obbligo. A testimoniare la sua contrarietà il Consigliere M5s della Regione Lazio, Davide Barillari che sul sito “Lazio 5 Stelle” scrive: «No a metodi coercitivi, sì a informazione e prevenzione».
«La posizione è quella del Movimento 5 Stelle regionale – entra nel merito Barillari – ma anche nazionale ed europeo: noi siamo assolutamente a favore dei vaccini se fatti però con criterio, secondo una logica non più “vi vacciniamo tutti comunque”, anche per motivi commerciali, ma soprattutto nell’ottica di capire esattamente cosa serve al singolo bambino per prevenire una malattia infettiva».
«Noi mettiamo in discussione un modello che forse è superato – aggiunge il Consigliere – gli stessi epidemiologi lo dicono. Ha senso fare vaccinazioni non coercitive, quindi l’obbligo esiste a livello nazionale, però non possiamo inoculare, per esempio, l’esavalente, quando i genitori non sono informati, non sono consapevoli e lo fanno solo perché glielo ordina il medico o il pediatra. Noi vogliamo vaccinare, dando però piena informazione alle persone che possono scegliere liberamente sulla base della storia clinica del singolo bambino e sulla scelta ponderata e pesata del medico e del pediatra».