Sono otto milioni gli studenti che tornano tra i banchi: all’avvio dell’anno scolastico scattano anche i controlli vaccini. Ecco il vademecum per genitori e figli per non incorrere in sanzioni
Tra il 10 ed il 15 settembre la campanella dell’anno scolastico 2017-2018 suonerà per 8 milioni e mezzo di studenti e le famiglie dovranno fare i conti con le nuove disposizioni previste dalla legge sui vaccini. Le novità sono tante, così come gli obblighi per non incorrere in sanzioni e compromettere l’ingresso dei bambini agli istituti scolastici.
Dieci le vaccinazioni necessarie per l’ingresso a nido, scuola materna, elementari, medie e biennio del liceo (0-16 anni) sia per le scuole pubbliche che private non paritarie. Due le scadenze: 11 settembre per nidi e materne, 31 ottobre per tutti gli altri gradi di istruzione. Solo per quest’anno, si potrà autocertificare di aver richiesto alla ASL di effettuare le vaccinazioni richieste e non ancora effettuate. In questo caso, il termine ultimo per produrre i documenti è fissato al 10 marzo 2018.
Nell’intervista concessa a Sky, infatti, la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ribadisce: «Escludo proroghe dopo il 10 marzo; diritto alla scuola e diritto alla salute vanno garantiti entrambi. Abbiamo bisogno di avere bambini che possono stare in classe sicuri anche dal punto di vista sanitario». E ancora: «Abbiamo lavorato ad una circolare congiunta con la Ministra Lorenzin per facilitare il carico a genitori e scuole. L’autocertificazione è prevista ma i dirigenti scolastici sanno che gli atti di una legge vanno rispettati e non si può non ottemperare».
Ecco la guida per i genitori con tutte le indicazioni da seguire:
Quali sono i vaccini obbligatori
Si tratta di due uniche punture gratuite: esavalente (antipolio, tetano, difterite, epatite B, pertosse, Emofilo) e tetravalente (parotite, rosolia, morbillo, varicella). Obbligatori anche i richiami, sempre gratuiti.
La documentazione necessaria da presentare per l’iscrizione a scuola
La certificazione dei vaccini sostenuti, rilasciato dalla Asl o la copia del libretto vidimato dalla Asl. Si potrà anche autocertificare di aver richiesto alla ASL di effettuare le vaccinazioni mancanti.
In caso di esonero dalla vaccinazione per motivi di salute?
Ѐ il pediatra o il medico generico che ha il compito di accertare le condizioni che impediscono le vaccinazioni o dichiarare che l’immunizzazione è avvenuta naturalmente perché il bambino ha già avuto una di quelle malattie per le quali adesso si richiede la vaccinazione. È valida anche la copia rilasciata dalla Asl. Le prestazioni sono tutte gratuite, sono a pagamento le eventuali analisi per dimostrare l’immunizzazione naturale.
Cosa succede se la documentazione è incompleta dopo il 10 marzo?
Entro dieci giorni le scuole inviano alle Asl le liste contenenti i bambini non in regola che saranno esclusi da nidi e materne. In generale, i genitori saranno invitati dalla Asl a regolarizzare la posizione del proprio figlio.
L’obbligo è esteso anche agli insegnanti?
La legge non prevede nessun dovere per docenti e personale scolastico, ma dovranno presentare agli istituti dove lavorano un’autocertificazione delle vaccinazioni eseguite.
In caso di esplicita inadempienza? Cosa rischiano i genitori?
Sono previste sanzioni da 100 a 500 euro. Su questo, la ministra Fedeli conclude: «Se ci sono genitori informati e consapevoli che scelgono di non far vaccinare né ora né mai i loro bambini – spiega – devono sapere che la legge dice che i loro figli non possono frequentare la scuola dell’infanzia da 0 a 6 anni».