Salute 27 Settembre 2021 15:17

Obesità infantile, con la pandemia il peso è aumentato dal 36 al 45%

Piernicola Garofalo, endocrinologo: «Il ritorno a scuola è solo un primo passo. Fondamentale anche l'attività sportiva per gli over 12, possibile solo dopo la vaccinazione anti-Covid»

L’obesità infantile rappresenta un’emergenza da ormai quasi due decenni, ma da quando è scoppiata la pandemia è stata registrata un’accelerazione che non ha precedenti. «Alcuni studi indicano che in un solo anno si è verificato un aumento di peso pari a quello che ci si sarebbe aspettato avvenisse in ben 5 anni», dice Piernicola Garofalo, endocrinologo dell’Associazione Medici Endocrinologi (AME). Ora però che i vaccini anti-Covid ci consentono di contrastare e contenere l’emergenza, abbiamo l’urgenza di occuparci del problema dell’obesità giovanile. A lanciare l’appello sono gli specialisti dell’AME, che dopo la pandemia hanno registrato un significativo aumento di piccoli pazienti in sovrappeso e obesi.

«Gli effetti della pandemia sono sotto gli occhi di tutti – dice Garofalo –. Moltissime persone, sia adulti e bambini, sono ingrassate e a documentarlo sono diversi studi scientifici. Tra questi, uno studio recentemente pubblicato dalla rivista JAMA, che ha confrontato l’indice di massa corporea di bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni d’età nel periodo pre-pandemia (da marzo 2019 a gennaio 2020) con quello registrato durante la pandemia (marzo 2020 e gennaio 2021). I risultati – continua – mostrano che il peso medio dei bambini tra i 5 e gli 11 anni d’età è aumentato di 2,30 chilogrammi; quello dei ragazzi tra i 12 e 15 anni di 2, 31 chilogrammi; e quello dei ragazzi di 16 e 17 anni di 1,03 chilogrammi». In particolare, la fascia d’età più colpita è quella che va dai 5 agli 11 anni: l’aumento di peso è passato dal 36 al 45 per cento.

«I lunghi periodi trascorsi in casa hanno portato ad aumentare il consumo di cibi spazzatura e bevande zuccherate e a ridurre l’attività fisica, con più ore passate davanti alla tv e al pc –, spiega Garofalo –. Un danno enorme per i nostri bambini e ragazzi, a cui non si può porre rimedio solo riprendendo la vita di prima come se nulla fosse. La scuola e la famiglia devono fare uno sforzo maggiore dal punto di vista dell’educazione alimentare». Il ritorno a scuola è solo un primo passo. «È bene far riprendere o far cominciare ai propri figli – sottolinea Garofalo – un’attività sportiva. Qualcosa che, secondo le attuali regole, per gli over 12 è possibile solo con la vaccinazione anti-Covid».

Secondo l’AME questo dovrebbe essere un incentivo per i genitori indecisi se vaccinare o meno i propri figli. «Oltre a essere una protezione contro il Covid, il vaccino può diventare l’inizio di un percorso verso il ritorno a un peso più sano – dice Garofalo –. L’obesità infantile, come noto, porta con sé tutta una serie di rischi per la salute, anche nella vita adulta, dalle malattie metaboliche a quelle cardiovascolari e, come dimostrano le evidenze scientifiche, a maggiori complicazioni in caso di infezione da Covid-19», conclude l’esperto.

L’obesità infantile e degli adulti sarà uno dei temi centrali del prossimo congresso AME che si terrà il 11-14 novembre 2021 a Trieste.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Endocrinologi AME: «Obesità non dipende solo dal cibo, ma anche da confezioni»
L’attuale epidemia d'obesità non può essere spiegata più solo con lo sbilanciamento tra alimenti introdotti ed energia consumata. A giocare un ruolo importante sono anche i cosiddetti interferenti obesogeni, sostanze contenute in molti alimenti e oggetti di uso comune. L'allarme degli specialisti AME
di Redazione
Diabete: influenza triplica il rischio di ricoveri. L’appello degli esperti AME: «Il vaccino salva la vita»
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, che si celebra lunedì 14 novembre 2022 gli specialisti dell'Associazione Medici Endocrinologi (AME-ETS) invitano le persone con diabete a sottoporsi tempestivamente alla vaccinazione antinfluenzale
Congresso AME. Dall’obesità all’osteoporosi: ecco tutti i trattamenti innovativi
È stato inaugurato a Roma il 21esimo Congresso AME “Update in Endocrinologia Clinica”. Grimaldi (AME): «Oltre mille esperti si confronteranno, finalmente in presenza dopo oltre due anni di pandemia, sulle nuove evidenze scientifiche e le terapie di ultima generazione». Non solo salute, ma anche Sanità: dalla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale, passando per il ruolo dell’endocrinologo, fino ai pregi e difetti dei servizi ospedalieri e territoriali
Colesterolo, gli esperti AME: «Meno fai da te anche con integratori e prodotti naturali»
Nuova direttiva ministeriale sui prodotti a base di monacolina. De Geronimo: «La facile reperibilità senza prescrizione medica e spesso anche nei supermercati degli integratori a base di questa sostanza hanno favorito un uso improprio e sovradosaggi da cure fai-da-te»
Carenza di Vitamina D e altri nutrienti, gli esperti AME: «Attenzione a non imbottirsi di integratori»
Carenza di Vitamina D e altri nutrienti. Gli esperti AME avvertono: «Attenzione a non imbottirsi di integratori»
di Fabiola Zaccardelli
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Advocacy e Associazioni

Obesità: “Misura il girovita e scopri il tuo rischio cardiometabolico”

Al via la campagna nazionale “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con il  patrocinio del Ministero della Salute e il sost...
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi
Nutri e Previeni

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone