Per quanto riguarda la legge sull’oblio oncologico “abbiamo sostanzialmente concluso il lavoro in commissione Affari Sociali della Camera. Stiamo aspettando i pareri delle altre commissioni per dare il mandato ai relatori per l’Aula. Siamo quindi pronti per l’Aula, prevista per il 28 di luglio. Non so se vi saranno ulteriori modifiche con emendamenti, pero’ il testo e’ maturo, la condivisione e’ ampia, e il clima e’ stato positivo nel lavoro con tutti i gruppi in Commissione”.
Lo dice, a margine di un evento di Avis alla Camera, la prima firmataria della proposta di legge, la deputata Maria Elena Boschi. “I medici ci hanno detto e dimostrato che chi guarisce da un tumore, decorso un certo periodo di tempo dall’ultimo trattamento, e’ guarito a tutti gli effetti- prosegue Boschi- . È una persona che ha le stesse possibilita’ di ammalarsi di chi un tumore non lo ha mai avuto. Se la scienza ci dice questo, perche’ devono mettere paletti, limiti, banche assicurazioni o in alcuni casi, come le adozioni, addirittura lo Stato?”. Per Boschi “‘obiettivo della legge e’ eliminare quella che e’ una vera e propria discriminazione, come peraltro gia’ avviene in altri Paesi. Non ci inventiamo nulla di nuovo: Francia, Portogallo, Lussemburgo, hanno gia’ leggi che vanno in questa direzione. Noi probabilmente avremo una legge ancora piu’ ampia e’ garantista anche perche’ ci occupiamo del tema delle politiche attive del lavoro. Speriamo che prima della fine dell’anno possa essere una legge in Gazzetta Ufficiale”.