Il presidente dell’Associazione italiana dei medici oculisti contro gli esami medici eseguiti da ottici e optometristi. Balestrazzi: «Solo una visita oculistica effettuata da un medico oculista permette di evidenziare o di escludere eventuali patologie»
Una società scientifica europea per tutelare «con fermezza e autorità ogni cittadino da ogni forma di abusivismo. L’annuncio è arrivato dal presidente dell’Associazione italiana dei medici oculisti – Aimo Luca Menabuoni.
«Al Congresso della Società oftalmologica spagnola – dichiara ai nostri microfoni Menabuoni – c’erano rappresentanti di Italia, Spagna, Francia, Germania, Portogallo e Marocco. Tutti Paesi assillati dal problema dell’abusivismo di professioni sanitarie che non hanno rapporto medico con pazienti. Parlo di ottici e optometristi, che effettuano indagini diagnostiche ed esami di pertinenza strettamente medica. Sentiamo invece in tutta Europa la necessità di riportare la sanità solo ed esclusivamente a chi indossa il camice bianco, dando un nuovo ruolo di dignità alla professione sanitaria».
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«Oggi è particolarmente evidente – aggiunge la dottoressa Alessandra Balestrazzi, addetta alla comunicazione e ai rapporti con la stampa e le istituzioni di Aimo – la deriva dell’utilizzo di strumentazione destinata alla diagnosi di patologie oculari nei centri ottici e nelle farmacie con il rischio concreto che il cliente possa credere che si tratti di una visita oculistica, che invece, oltre all’esame della vista, prevede l’esecuzione di altre prestazioni quali l’esame obiettivo alla lampada a fessura, la misurazione del tono oculare e l’esame del fondo oculare dopo l’instillazione di collirio midriatico. Prestazioni necessarie ai fini del corretto inquadramento diagnostico e di esclusiva competenza del medico oculista laureato in Medicina e Chirurgia con la successiva specializzazione in Oftalmologia. Solo una visita oculistica effettuata da un medico oculista, insomma, permette di evidenziare o di escludere eventuali patologie spesso silenti ed evidenziabili solo dopo un accurato esame di tutto il bulbo oculare», conclude.