Il Segretario del Sindacato Medici Italiani Pina Onotri sottolinea: «È assurdo che la laurea in odontoiatria di sei anni, che rilascia il titolo di medico odontoiatra, non permetta l’accesso alla graduatoria della specialistica» Il Sottosegretario aveva parlato in Parlamento di «una revisione della disciplina dell’accesso ai concorsi»
«Occorre un intervento tempestivo che riveda i requisiti di accesso al Servizio Sanitario Nazionale per i laureati in odontoiatria». Anche Pina Onotri, Segretario generale SMI, condivide le parole del sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi che in un Question time alla Camera aveva parlato della necessità di «una revisione dei requisiti di accesso al SSN per i laureati in odontoiatria». Bartolazzi aveva sottolineato che «uno dei temi oggetto di approfondimento è proprio quello di una revisione della disciplina dell’accesso ai concorsi, con l’obiettivo di un aggiornamento e di uno snellimento dei requisiti e delle procedure».
Onotri spiega le ragioni che impongono il cambio della normativa: «È assurdo che la laurea in odontoiatria di sei anni, che rilascia il titolo di medico odontoiatra, non permetta l’accesso alla graduatoria della specialistica» sottolinea il segretario SMI che aggiunge: «L’offerta pubblica di prestazioni odontoiatriche nel nostro Paese non copre il fabbisogno di salute; più del 23 % della popolazione nazionale non effettua cure odontoiatriche per problemi economici. Richiedere una specializzazione per una laurea già specialistica e magistrale, non prevista, invece, per le strutture private accreditate con il SSN, rappresenta una grande contraddizione. Non vorremmo che dietro questa decisione ci fosse il disegno di voler smantellare il servizio ambulatoriale odontoiatrico pubblico all’interno del SSN».
«Apprezziamo per questo – conclude Onotri – quanto detto dal sottosegretario Bartolazzi e confidiamo che in tempi brevi si possa risolvere la questione legata all’accesso alla graduatoria della specialistica per i medici odontoiatri. Inoltre, auspichiamo la rimodulazione dell’articolo 54 che, pur recependo l’Anticipo di Prestazione Pensionistica, messo a disposizione da Enpam, tenga conto dei diritti e del punteggio acquisito in tanti anni di lavoro precario».