Intervista al giovane imprenditore romano Gian Marco Belardi, atleta della longevità, che è entrato nella rosa dei candidati di una particolare competizione in cui vince chi invecchia più lentamente
“Il mio sogno è quello di utilizzare risorse e scienza per migliorare la vita, qualità e durata, delle persone, soprattutto amici e famigliari”. A parlare a Sanità Informazione è Gian Marco Belardi, romano di 27 anni, ora ufficialmente “campione” di ringiovanimento, grazie a un rigidissimo protocollo e stili di vita che segue ogni giorno. Il giovane romano, due lauree a Londra in business economics e marketing management ed esperto in online marketing e finanza decentralizzata (criptovalute), è un “atleta del ringiovanimento”, impegnato in una vera e propria competizione d’élite, le cosiddette Olimpiadi del Ringiovanimento. Belardi è entrato nella rosa dei candidati, superando a pieni voti la prima delle 3 prove necessarie. Se replicherà questi risultati potrebbe scalare la classifica arrivando fino in cima.
“Le Rejuvenation Olympics è una classifica online lanciata dal miliardario della tecnologia Bryan Johnson all’inizio di quest’anno che ‘premia’ gli atleti della longevità che più di tutti sono in grado di invertire l’età. Questa competizione si basa su esami epigenetici del DNA e altri test che, attraverso complessi algoritmi di intelligenza artificiale, determinano l’età biologica, specificando con dei valori accurati quanto effettivamente un individuo è riuscito, secondo il suo stile di vita, a rallentare il processo di invecchiamento“.
“Sì. La sfida si basa sulla capacità di rallentare l”età biologica’. Si gareggia quindi per vedere chi può invecchiare più lentamente. Per raggiungere questo risultato gli atleti che concorrono modificano la loro dieta, assumendo specifici integratori, sottoponendosi a programmi di allenamento e a molto altro ancora”.
“Sì. C’è Steve Aoki, il DJ ed erede della catena di ristoranti Benihana; il biohacker Ben Greenfield; il miliardario e sostenitore della scienza della longevità Peter Diamandis. In questo momento, il miliardario della tecnologia Bryan Johnson, che ha 46 anni, è ufficialmente ai vertici della classifica: Johnson è diventato molto popolare per il suo stile di vita considerato da molti ‘stravagante’. Lui stesso ha raccontato di sottoporsi periodicamente a trasfusioni di sangue prelevato da suo figlio diciassettenne”.
“No, ma ho comunque ottenuto buoni risultati nel primo test delle Olimpiadi del Ringiovanimento. Nella prima prova ho raggiunto un ottimo punteggio su due valori principali. Il primo è il “Extrinsic epigenetic age”, che misura l’età biologica tenendo conto di fattori come il grado di esposizione alle malattie. In sostanza, nell’equazione viene considerata l’efficienza del sistema immunitario che per me equivale a quello di un ventunenne, quindi 6 anni più giovane della mia età cronologica. L’altro dato è il Dunedin, ovvero il ritmo di invecchiamento: più è basso meno si invecchia in un anno. Il valore che ho ottenuto o è pari 0,66 in 1 anno: è come se invecchiassi il 44% più lentamente rispetto ad una persona normale. Guardandola in un’altra prospettiva in un anno, fatto da 365 giorni, sono invecchiato solo per 160,5 giorni. Se si va a vedere la classifica del sito delle Olimpiadi del Ringiovanimento non c’è nessuno sotto allo 0,65. Ora dovrò ripetere tutti i test per altre due volte per potere entrare ufficialmente nella classifica”.
“E’ praticamente da sempre che nutro una forte una passione per il fitness e wellness. Questo mi ha spinto cinque anni fa ad esplorare un settore del business ancora poco sfruttato nell’ambito della nutraceutica, il mercato della longevità sana e della medicina predittiva dove attraverso esami genetici si può effettivamente verificare la predisposizione alle malattie e prevenirle con l’utilizzo di composti naturali, estendendo così la longevità sana delle persone”.
“Dieta ipercontrollata ricca in polifenoli, alcol al massimo una volta a settimana, allenamenti mirati, bagni freddi, sauna, ‘speciali’ occhiali protettivi durante il sonno e l’assunzione regolare dei prodotti della sua azienda, attivatori di sirtuine, noti per attivare gli ‘interruttori’ della longevità sana. Ora il mio prossimo obiettivo è quello di mettere a punto un protocollo che tutti possono adottare, accettando consigli in merito all’integrazione, allenamento e tutti i vari processi giornalieri per invertire l’orologio biologico”.
“Perché mi piacerebbe mettere a frutto risorse e scienza per migliorare per davvero la vita delle persone, specialmente quella dei miei cari. Mi piacerebbe ispirare e motivare le persone a tirare fuori la versione migliore di loro stessi. Quindi non si tratta solo di allungare la vita in maniera sana, ma di modificare il ‘mindset’ attuando dei processi giornalieri che incrementano la qualità di vita in tutti gli aspetti fisici e mentali. Ciò si riflette nella produttività lavorativa e nello stile di vita in generale”.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato