Salute 22 Dicembre 2021 13:18

Omicron e Natale, Draghi: «Valutiamo mascherine all’aperto, FFP2 al chiuso e tampone per i vaccinati»

Tanti i temi affrontati dal presidente del Consiglio Draghi nella conferenza stampa di fine anno. Dalle nuove misure alle scuole passando per omicron, obbligo vaccinale, tamponi e FFP2 al chiuso. Il premier non si sfila dalla corsa al Colle. Domani cabina di regia e stretta dal 27 dicembre

Omicron e Natale, Draghi: «Valutiamo mascherine all’aperto, FFP2 al chiuso e tampone per i vaccinati»

Nella consueta conferenza stampa di fine anno, Mario Draghi non ha chiarito cosa ne sarà del suo futuro ma ha trattato con decisione diversi argomenti: la variante Omicron e la brusca risalita dei contagi, le nuove misure sul tavolo, la crescita economica e il PNRR.

Omicron, Draghi: «Nuova fase pandemia. Tra i decessi, tre quarti sono non vaccinati»

Domani si riunirà la cabina di regia per discutere di tamponi, FFP2, Green pass ed eventuali restrizioni per le festività natalizie. La stretta dovrebbe entrare in vigore dal 27 dicembre. «L’arrivo della variante Omicron, che gli scienziati dicono essere molto più contagiosa delle precedenti, ha aperto una nuova fase nella pandemia – ha esordito Draghi -. Domani si deciderà il da farsi sulla base del quadro epidemiologico. I vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus. Tra i decessi, tre quarti sono non vaccinati».

Mascherine all’aperto, FFP2 nei luoghi chiusi e tampone per i vaccinati?

Draghi ha sottolineato la necessità di «difendere la normalità raggiunta». Per mantenere la scuola in presenza e una «socialità soddisfacente dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili». Soluzioni di cui si discuterà nella riunione di domani, per provare a rallentare la diffusione del virus. L’obbligo delle mascherine all’aperto – già introdotto per grandi assembramenti – sembra ormai certo, ma Draghi non esclude il tampone per i vaccinati. Eventualità respinta dalle Regioni e alcune forze politiche.

«C’è un periodo in cui la protezione decresce – ha detto – per chi ha fatto la seconda dose e ancora deve fare la terza». Si valuterà anche l’uso delle mascherine FFP2 «in certi ambienti chiusi»: mezzi pubblici, cinema, musei, stadi, eventi al chiuso. Ad ogni modo «ogni decisione è guidata dai dati, non dalla politica, come si dice in giro» ha assicurato. «Per ora non parliamo di lockdown per i non vaccinati» ha aggiunto Draghi, facendo presente però che «i due terzi delle terapie intensive sono occupate da non vaccinati».

«Green Pass strumento di libertà, da valutare la riduzione della durata»

Sulla durata della certificazione verde, è stato netto: «Si è scoperto man mano che l’efficacia delle seconde dosi declina. Questo porterà domani a decidere se ridurre la durata del Green pass». Quindi dagli attuali 9 mesi, probabilmente, a 6. «La comunicazione si è sviluppata in base a quelle che erano le conoscenze a quel momento, non si è mai voluto dire che garantiva l’immunità dopo la sua scadenza o la scadenza della seconda dose» ha evidenziato.

Obbligo vaccinale oggetto di discussione

L’ipotesi di introdurre l’obbligo vaccinale «resta sempre sullo sfondo, non è mai stato escluso. Lo abbiamo già esteso ad alcune categorie, valuteremo l’estensione ad altre categorie. Se i dati continuano a peggiorare sarà oggetto di discussione in tempi brevissimi» ha spiegato il presidente del Consiglio.

Scuola, Draghi: «Non valuteremo il prolungamento delle vacanze scolastiche»

Mentre si dialoga sul «ritorno massiccio allo smart working nella pubblica amministrazione» lo stesso non vale per la scuola, su cui Draghi è perentorio. «Domani non valuteremo il prolungamento delle vacanze scolastiche. Faremo di tutto per evitare che l’esperienza della didattica a distanza si ripeta». Il premier traccia la strada: «screening negli istituti, testing e vaccinazione di tutti, e anche dei bambini».

La corsa al Quirinale, Draghi: «Sono un nonno al servizio delle istituzioni»

Draghi ha poi parlato del suo destino legato al Quirinale, senza lasciar trapelare troppo. «Non ho particolari aspirazioni di un tipo o dell’altro, sono un uomo, se volete un nonno, al servizio delle Istituzioni», ha detto, rispondendo alla domanda sul governo. «La responsabilità della decisione -ha proseguito – è interamente nelle mani delle forze politiche, non nelle mani di individui. Abbiamo reso l’Italia uno dei paesi più vaccinati del mondo, abbiamo consegnato in tempo il PNRR e raggiunto i 51 obiettivi». Il Governo, secondo il premier, ha creato le giuste condizioni indipendentemente da chi ci sarà alla guida. «L’importante è che sia sostenuto da una maggioranza, la più ampia possibile» ha concluso.

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