Salute 16 Aprile 2019 17:30

Oncologia, ai Merit Award eccelle l’università di Pisa. L’intervista al pluri-premiato Rossini: «Qui si punta sui giovani»

Si tratta del prestigioso premio del congresso mondiale dell’American Society of Clinical Oncology di Chicago. Sono 125 i giovani ricercatori premiati, 12 gli italiani

Oncologia, ai Merit Award eccelle l’università di Pisa. L’intervista al pluri-premiato Rossini: «Qui si punta sui giovani»

Sono 12 i giovani medici oncologi italiani vincitori del Merit Award 2019, il prestigioso premio del congresso mondiale dell’American Society of Clinical Oncology di Chicago, in programma per il prossimo 31 maggio. I giovani oncologi premiati sono in tutto 125 e sono stati selezionati per le loro ricerche d’eccellenza nell’ambito delle neoplasie.

Tra i nomi italiani spicca il risultato ottenuto dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana che può vantare tre ricercatori premiati: Daniele Rossini, Federica Marmorino e Gemma Zucchelli. «L’intelligenza della struttura è stata voler puntare sui giovani», commenta il dottor Daniele Rossini, 31 anni e vincitore di tre Merit Award, che abbiamo raggiunto telefonicamente. «Un bel riconoscimento per tutto il gruppo di lavoro. Sono stati premiati tre progetti differenti che nel complesso analizzano la fattibilità di alcuni trattamenti chemioterapici che vengono proposti ai pazienti, come vengono tollerati e un’analisi sulle differenze che ci sono, per esempio, tra maschio e femmina. La mia ricerca, in particolare, si concentra su come aiutare i pazienti a fare la terapia, quali farmaci possono aiutare a far sì che le persone riescano a sopportare bene il trattamento chemioterapico».

LEGGI: RETI ONCOLOGICHE, BERETTA (AIOM): «AL SUD MENO INCIDENZA MA SOPRAVVIVENZA PIÙ BASSA: COLPA DI DIFFICOLTÀ ORGANIZZATIVE IMPORTANTI»

Il gruppo di lavoro di cui fanno parte Rossini, Marmorino e Zucchelli è guidato dal professor Alfredo Falcone e la dottoressa Chiara Cremolini. «Io non sono toscano, – spiega il dottor Rossini – ma quello che mi ha spinto a studiare all’Università di Pisa era proprio il fatto che vedevo che qui venivano premiati i giovani. Qui mi hanno permesso di crescere e di portare avanti le ricerche, cosa che invece in altre realtà non succede. C’è molta cura verso i giovani e questo non sempre succede in Italia».

«In Italia c’è un ottimo sistema sanitario, – continua Rossini – però si riescono ad ottenere risultati soprattutto grazie alla buona volontà degli sperimentatori. È chiaro che i contributi che lo Stato dà alla ricerca sono abbastanza limitati, però si riesce ancora perché c’è tanta buona volontà di alcuni gruppi di lavoro di volerla fare». Riguardo l’oncologia italiana «è un fiore all’occhiello, attualmente a livello europeo è una delle migliori, il sistema sanitario ancora non pone forti indicazioni come succede in altri Stati e quindi i pazienti che vengono trattati in Italia ricevono trattamenti all’avanguardia».

Dove guarderà la ricerca del gruppo pisano nel prossimo futuro? «Abbiamo attivi diversi studi – conclude Rossini -. Il prossimo anno speriamo di portare analisi sul ruolo dell’immunoterapia nel tumore del colon-retto che attualmente ancora ne è orfana. Speriamo di portare questo ma anche altri risultati».

Articoli correlati
Johnson & Johnson in oncologia: 35 nuove richieste di autorizzazione di farmaci entro il 2030
In un quadro di massima allerta per quanto riguarda la diffusione mondiale del cancro, Johnson & Johnson illustra la sua attività di ricerca in oncologia. Entro il 2030 la big pharma USA prevede di presentare 35 nuove richieste di autorizzazione per farmaci e terapie oncologiche
Tumori: test genomici sottoutilizzati e gravi disparità regionali, 14 punti per ridefinire gli standard
Una ricerca condotta da Cipomo con il contributo di Cergas SDA Bocconi, ha rilevato gravi disparita regionali in Italia nell'accesso e nell'organizzazione dell'oncologia di precisione
di V.A.
Tumori: 60% delle strutture poco connesse al territorio. Cipomo: “Più sinergia per presa in carico del paziente”
Iperspecializzate, multidisciplinari ma ancora poco "connesse" con il territorio. È l’identikit delle strutture di oncologia medica italiane. Pur inserite all’interno di un dipartimento oncologico (67%), le strutture soffrono negli aspetti organizzativi interni e nella gestione del percorso del paziente dall’ospedale al territorio. Meno della metà (circa 40%) ha una connessione strutturata con i dipartimenti di prevenzione primaria e secondaria e con centri screening; una cartella informatizzata manca nel 66% delle strutture, ed è condivisa con il territorio solo nell’8% dei casi. Sono questi alcuni dati preliminari di un'indagine che il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (Cipomo) ha presentato al congresso dell'Aiom
di V.A.
Tumore al seno, dopo la diagnosi 1 donna su 4 smette di lavorare e rinuncia alla possibilità di avere figli
Fondazione Onda fotografa il vissuto e i bisogni delle donne con la malattia HER2+. Cambia inoltre la percezione del tempo: il 37 per cento da più valore alle piccole cose e al tempo in generale (30 per cento), ma quasi la metà dichiara di aver paura per il futuro e di percepire negativamente il tempo dedicato alla cura della malattia (20 per cento)
La vita oltre il cancro: le piccole pazienti guardano al futuro e sognano la maternità
All’ambulatorio di Oncofertilità del Gemelli di Roma il primo prelievo di tessuto ovarico per la crioconservazione su paziente minorenne, Nanni (chirurgo pediatrico): «La chemioterapia può compromettere la fertilità, così è stata offerta alla bambina ed alla sua famiglia la possibilità di accedere a questo programma di crioconservazione»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Gioco patologico, in uno studio la strategia di “autoesclusione fisica”

Il Dipartimento di Scienze cliniche e Medicina traslazionale dell'Università Tor Vergata ha presentato una misura preventiva mirata a proteggere i giocatori a rischio di sviluppare problemi leg...
Salute

Cervello, le emozioni lo ‘accendono’ come il tatto o il movimento. Lo studio

Dagli scienziati dell'università Bicocca di Milano la prima dimostrazione della 'natura corporea' dei sentimenti, i ricercatori: "Le emozioni attivano regioni corticali che tipicamente rispondo...
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...